In questa guida spieghiamo come conservare il pane fresco.
Quanto è buono il pane appena sfornato. Già solo il profumo ha un che di celestiale, parla di genuinità, di antichi sapori e di cose che fanno bene, anche se ingrassano e sarebbe meglio limitarsi nel mangiarle.
Purtroppo, non è sempre possibile godere di quella che più che una fortuna sembra un privilegio di quanti riescono ad essere ‘lì’ nei momenti strategici in cui i fornai (categoria adorabile) sfornano i loro prodotti, la mattina e il pomeriggio. Per il resto dei comuni mortali, quelli che non riescono ad arrivare in tempo a nessuno dei 2 appuntamenti, il profumo rimane solo un ricordo o un miraggio, e non rimane che puntare sul sapore, che comunque apre porte di piacere non trascurabili.
Ad ognuno il suo panino, ad ognuno la forma, il colore e le dimensioni preferite, ma l’importante è che sia sempre fresco. Se siete di quelli che nei forni e nelle panetterie escono di senno e non riescono ad impedirsi di comprare e comprare, incuranti della effettiva necessità, allora avrete il problema di conservare il pane. A meno di non mangiarlo tutto subito, quello che avanza non può assolutamente essere buttato, è un peccato anche solo pensarlo, per cui va trovato il modo di conservarlo nel modo migliore.
Naturalmente parliamo del giorno dopo, non di più. Quello conservato per più giorni può essere utilizzato per il pan grattato o per le polpette, ma non è buono da mangiare (o comunque non somiglia più quello di partenza).
Il panno umido per conservare il pane
Il panno umido è un must nel ‘settore’ della conservazione domestica del pane. Valido per tutte le tipologie, senza esclusioni, deve essere bianco e morbido, possibilmente di cotone. Meglio bianco perché un panno colorato e umido a contatto con l’alimento potrebbe filtrare coloranti. Inoltre, fare attenzione al concetto di umido, che non significa bagnato.
Comunque, si avvolgono i panini nel panno, chiudendolo bene da tutti i lati e si mette il tutto in un contenitore aperto, lontano da fonti di calore: il prodotto rimane croccante e non perde nessuna delle sue caratteristiche originarie, se non il profumo.
Conservare il pane nel sacchetto di plastica
Altro rimedio tradizionale il buon vecchio sacchetto di plastica, che è disponibile in varie misure e si adatta, quindi, a tutti i formati.
Si può utilizzare il sacchetto ‘nudo e crudo’, nel senso che si inserisce il pane, si chiude e si mette da parte, sempre lontano da fonti di calore. Oppure, si possono inserire nel sacchetto i panini con tutta la busta di cartone presa dal panettiere, ovviamente a condizione che sia integra, altrimenti è abbastanza inutile: si mette il cartone chiuso e poi si chiude la busta.
La congelazione del pane
Ultima soluzione, congelare il pane.
Si prende sempre il sacchetto di plastica di prima, si infilano i panini e si sta attenti a far uscire tutta l’aria, poi si chiude ermeticamente e si ripone nel freezer.
Il giorno dopo, le soluzioni sono 2: si tira fuori al mattino per mangiarlo la sera, in modo che si scongeli pian piano, oppure si passa direttamente dal congelatore al forno. In questo modo, i panini si riprendono benissimo, anzi riacquistano anche il profumo e sono caldi e croccanti, pronti per essere consumati. Il passaggio per il forno non è escluso neanche nel caso in cui la pagnotta venga messa fuori al mattino, perché in quanto a recupero di tono il forno non ha eguali.