Come Organizzare Frigo e Freezer

Aggiornato il 26 Gennaio 2023 by Luisa Maggio

Vediamo come organizzare frigo e freezer nel modo migliore possibile.

Tutti gli alimenti in natura mutano continuamente il loro stato, alterandosi e dando origine a processi di ammuffimento e di putrefazione.
I principali responsabili di queste trasformazioni sono i microrganismi e le muffe.
Per bloccare, o ridurre, l’azione degli agenti appena menzionati, l’uomo ha da sempre sperimentato diversi metodi di conservazione, in modo da ottimizzare il mantenimento della freschezza e della salubrità degli alimenti.
Qui in particolare ci occuperemo delle tecniche di refrigerazione e di congelamento, ovvero, in termini moderni, dell’utilizzo corretto che possiamo fare del frigorifero e del freezer.

Gli alimenti deperibili, cioè quelli che si deteriorano facilmente, se conservati al freddo, mantengono le loro caratteristiche di freschezza molto più a lungo di quelli esposti a fonti di calore.
Infatti il freddo ha la capacità di minimizzare e, nel caso della congelazione, di inibire la crescita dei microrganismi e delle muffe, che invece si sviluppano, in modo sostenuto, a temperature, che si aggirano intorno ai 20°C, in ambienti umidi.
I principali metodi di conservazione a basse temperature sono:
– la refrigerazione, che consiste nel portare e mantenere un alimento ad una temperatura di circa 4°C;
– il congelamento, che consiste nel portare e mantenere un alimento ad una temperatura di circa -18°C al cuore dell’alimento stesso;
– la surgelazione, che consiste nel congelare un alimento in tempi molto rapidi (entro 4 ore), in modo da preservarne integre le caratteristiche organolettiche e nutrizionali.
Mentre la surgelazione è un metodo di conservazione industriale, in quanto necessita di speciali macchinari, i primi due sono quelli ci interessano maggiormente e che stiamo analizzando, perché avvengono quotidianamente nelle nostre case.
In particolare il primo riguarda la conservazione del cibo nel frigorifero, mentre il secondo è quello che avviene grazie all’ausilio del freezer.

Come Organizzare il Frigo

Come accennato, la refrigerazione consiste nel portare e mantenere un alimento ad una temperatura di circa 4°C.
Tuttavia difficilmente in ogni spazio del nostro frigorifero avremo lo stesso stato termico.
Ciò è dovuto innanzitutto al fatto che il freddo tende ad andare verso il basso, per cui nei ripiani inferiori avremo una temperatura più bassa, rispetto a quella presente nelle mensole superiori.
Inoltre, per quanto il nostro elettrodomestico possa essere ben isolato, le parti più a contatto con l’esterno, ovvero gli scompartimenti dello sportello, saranno certamente più caldi.
Comprendere quanto detto è molto importante, per operare un utilizzo ottimale del frigorifero e, di conseguenza, una corretta refrigerazione.
Infatti in questo modo andremo a sistemare nei ripiani inferiori tutti quegli alimenti, che necessitano di temperature più basse, e posizioneremo via via più in alto quei cibi, che possono sopportare quelle maggiori.
In particolare nelle mensole dello sportello, che come accennato è la parte più calda del frigorifero, vanno sistemati gli alimenti, che possono essere conservati al fresco, cioè che necessitano di una leggera refrigerazione, quali le uova, il burro, le salse, le bottiglie, il caffè, le lattine, la panna, il latte ecc.
Nel riporre questi alimenti ricordate di lasciare le uova nella confezione in cui le avete acquistate, in modo da evitare il rischio che contaminino gli altri cibi; il caffè macinato va mantenuto al fresco, in un barattolo chiuso, in quanto, una volta aperta la confezione, inizia a perdere aroma e profumo; il burro invece deve essere posto in un contenitore coperto, in quanto assorbe facilmente gli odori degli altri cibi.
In basso, negli appositi cassetti, va sistemata la frutta e la verdura.
E’ importante conservare i vegetali separatamente, perché potrebbero contenere antiparassitari, o altre sostanze inorganiche, che andrebbero a contaminare gli altri alimenti.
Del resto è bene ricordare che buona parte degli ortaggi non possono essere lavati prima di essere riposti in frigorifero, in quanto l‘umidità residua degraderebbe le loro caratteristiche di freschezza.
Anzi, a tale proposito, sarebbe meglio avvolgerli con della carta assorbente, per mantenerli sempre asciutti.
Sul ripiano al di sopra dei cassetti della frutta e della verdura vanno posti la carne e il pesce freschi, in quanto necessitano di temperature piuttosto basse, per mantenere integre le loro qualità.
Sulla mensola centrale, invece, è bene sistemare gli avanzi delle pietanze, le confezioni aperte di affettati, e tutti quei prodotti che richiedono la conservazione in frigorifero, dopo l’apertura.
In particolare gli alimenti cotti vanno conservati quando sono ormai freddi.
Altrimenti, se riposti nel frigorifero quando sono ancora caldi, innalzano la temperatura dell’elettrodomestico.
D’altra parte la conservazione delle pietanze deve avvenire entro due ore dalla loro cottura.
Infatti, come accennato, gli alimenti lasciati a temperature, che si aggirano intorno ai 20°C, divengono da subito il luogo ideale per lo sviluppo dei microrganismi.
Tuttavia, nelle prime ore, grazie al calore ancora presente, la carica batterica al loro interno è minima.
Infine è bene sottolineare che i cibi cotti andrebbero conservati all’interno di contenitori a chiusura ermetica, in quanto potrebbero essere alterati dagli altri alimenti, o assorbirne gli odori.
A questo proposito è opportuno non utilizzare recipienti grandi, altrimenti il freddo raggiungerà più lentamente la parte interna delle pietanze e i germi, nel frattempo, avranno modo di moltiplicarsi.
Gli affettati e le altre confezioni di cibo già aperte vanno avvolti nella pellicola trasparente, o chiusi in appositi contenitori, per preservare meglio le loro caratteristiche di freschezza.
Nel ripiano più in alto, infine, possono essere collocati i formaggi, gli affettati sottovuoto e lo scatolame, sia chiuso che aperto.
Infatti questo genere di prodotti non ha bisogno di temperature particolarmente basse, per conservare le proprie caratteristiche organolettiche.

Per utilizzare in modo ottimale il frigorifero è importante anche una sua corretta manutenzione e pulizia.
Altrimenti nel primo caso l’elettrodomestico svolge male le sue funzioni, mentre nel secondo la sporcizia può contaminare i cibi conservati.
In questo senso, per garantire la chiusura impeccabile del frigorifero e di conseguenza il mantenimento delle basse temperature, va assicurata l’integrità delle guarnizioni delle porte.
Inoltre andrà periodicamente controllata la pulizia del convogliatore dell’acqua e del tubicino, che permette lo scarico verso l’esterno dei liquidi di sbrinamento.
Infatti, qualora lo scarico sia ostruito, l’acqua può arrivare a bagnare gli alimenti, compromettendone la salubrità.
Per prevenire questa eventualità basta liberare periodicamente il condotto con l’apposito attrezzo, generalmente in dotazione, oppure con del comunissimo fil di ferro.
Per pulire il vano del frigorifero è necessario innanzitutto spegnere l’elettrodomestico.
Quindi si potrà lavarlo con una soluzione di acqua tiepida e bicarbonato di sodio, o di acqua tiepida e aceto.
Nel compiere questa operazione vanno assolutamente evitati i detersivi e le sostanze abrasive.
I primi perché, nonostante un ottimo risciacquo, rischierebbero comunque di depositarsi negli interstizi, entrando in contatto con gli alimenti; gli altri, invece, perché col tempo rovinerebbero le superfici lisce dell’elettrodomestico, con l‘eventuale rilascio di pezzetti di plastica.
Naturalmente, dopo aver lavato il frigorifero è opportuno asciugarlo, in modo che l’umidità residua non alteri i cibi e non comprometta l’integrità delle confezioni.
Per operare in modo corretto questa operazione è preferibile utilizzare della carta assorbente, o una pezzuola, che non lasci peli.

Terminiamo il discorso sul corretto utilizzo del frigorifero con alcuni consigli di ordine pratico.
– In Estate la temperatura dell’elettrodomestico va regolata ad una gradazione minore, per controbilanciare il calore esterno.
– I contenitori e le confezioni dei cibi vanno tenuti sempre staccati dalla parete di fondo del frigorifero.
Questa infatti è una zona molto fredda e umida, per cui rischieremmo di “bruciare” gli alimenti a contatto, o di bagnarli, alterandone l‘integrità.
– Risulta essere consigliabile non ammassare troppo i cibi e non ricoprire le griglie con carta, o con altro materiale.
In questo modo l’aria fredda potrà circolare con facilità all’interno del vano, raffreddando in maniera omogenea tutti i prodotti.
– Poichè la refrigerazione rallenta, ma non elimina la proliferazione batterica, è bene ispezionare regolarmente i prodotti conservati.
Inoltre, se prevedete che gli avanzi in frigorifero non verranno utilizzati entro due o tre giorni, sarà opportuno congelarli.
– Risulta essere buona norma evitare frequenti o prolungate aperture dello sportello del frigorifero, in modo da non innalzare la temperatura al suo interno.

Come Organizzare il Freezer

La congelazione, come già detto, è quel metodo di conservazione, che consiste nel portare e mantenere un alimento ad una temperatura di circa -18°C.
In questo modo i cibi si mantengono salubri fino a 6 mesi.
Tuttavia tale processo comporta comunque delle alterazioni nelle loro caratteristiche organolettiche.
Per cui sarebbe opportuno utilizzare il freezer solo per conservare i prodotti surgelati, preferendo in ogni caso cibi freschi e utilizzando nel giro di pochissimi giorni gli avanzi.
Fatta questa premessa, proviamo comunque a capire come utilizzare il nostro elettrodomestico in modo ottimale.

La temperatura del freezer è piuttosto uniforme, per cui non è necessario mettere in atto particolari accortezze nella sistemazione degli alimenti al suo interno.
Tuttavia sarà opportuno adottare comunque alcune precauzioni di ordine pratico:
– i cibi vanno congelati all’interno di sacchetti appositi, o di contenitori a chiusura ermetica, avendo cura di annotare sulla confezione il tipo di prodotto. Infatti, una volta congelati, spesso è difficile distinguere alimenti simili;
– oltre al nome, sarà opportuno riportare sulla confezione anche la data di congelamento, in modo da sapere quanto tempo è passato dal momento della conservazione;
– i cibi vanno scongelati in frigorifero, nel microonde, o sotto un getto di acqua fredda. In questo modo se ne preservano le caratteristiche organolettiche, ma soprattutto la proliferazione batterica resta nella norma: non bisogna mai dimenticare che i microrganismi si sviluppano in modo sostenuto già a temperature, che si aggirano intorno ai 20°C;
– gli alimenti scongelati non vanno ricongelati, altrimenti la loro carica batterica diverrà talmente alta, da causare disturbi anche gravi all’apparato digerente. In questo senso è meglio congelare prodotti già porzionati, in modo da scongelare solo quanto si è certi di consumare.
D’altra parte, invece, è possibile scongelare un cibo crudo, cuocerlo e poi ricongelarlo. Infatti la cottura elimina la carica batterica, sviluppatasi nella prima fase;
– gli alimenti scongelati di origine animale devono essere cotti, o terminati, entro 24 ore dallo scongelamento, per evitare il loro deperimento;
– come nel caso del frigorifero è buona norma evitare frequenti o prolungate aperture dello sportello del freezer, in modo da non innalzare la temperatura al suo interno.
Per lo stesso motivo le pietanze andranno conservate in freezer fredde, entro due ore dalla loro cottura.

Mentre i frigoriferi oggi in commercio sono autosbrinanti, lo stesso non si può dire per il vano congelatore.
In questo caso l’accumulo di ghiaccio è progressivo, fa aumentare i consumi elettrici e riduce il volume interno, disponibile per la conservazione.
Per cui sarà necessario, dopo averlo spento, sbrinare periodicamente il freezer.
Per operare in modo corretto questa operazione è necessario non usare coltelli, o lame, per staccare il ghiaccio, altrimenti si rischia di rovinare le pareti dell’elettrodomestico e comprometterne il corretto funzionamento.
Possono essere utilizzati spray sbrinatori ma è consigliabile porre una bacinella d’acqua calda dentro il vano, lasciando la porta aperta.
Una volta eliminato il ghiaccio, il congelatore va lavato con una spugna imbevuta di acqua calda.
Quindi è consigliabile asciugarlo con della carta assorbente, o con una pezzuola, che non lasci peli, in modo che l’umidità residua non si trasformi in ghiaccio.

 

Luisa Maggio

Sono una casalinga che gestisce la casa a mentre scrive articoli su vari argomenti, come la cucina, l'organizzazione della casa e i consigli per la quotidianità. Condivido le mie esperienze e le mie conoscenze con i lettori, offrendo una prospettiva unica sulla quotidianità domestica.