Come Fare Ordine in Casa

Decluttering, gli inglesi hanno coniato questo nuovo termine così in voga. In italiano è l’arte di far spazio, di gettare il vecchio e l’inutile, e se ce la sentiamo vediamolo per quello che è una sorta di percorso inverso alla psicanalisi. Cioè partire dal fuori, dall’analisi degli oggetti di cui apprezziamo circondarci per arrivare a capire qualcosa di noi stessi.

Dobbiamo sempre avere una casa bella linda e pulita? e chi è sempre stato disordinato può cambiare?
Belle domande…non sono psicologa ma proverò a dare una risposta.
Tutto è a cicli, periodi in cui il disordine fa da sovrano, periodi in cui si sente l’esigenza di pulizia ed ordine, quindi mi chiedo perchè quando sento bisogno di cambiamento mi viene voglia di gettare via cose, fare maggiori pulizie, cambiare colori alla casa, all’ufficio?
Forse perchè la casa rappresenta il nostro interiore, la nostra mente ed essere.
Il superfluo, il rotto, il vecchio, l’inutile, immaginiamolo come accumuli nella nostra mente. Liberarsene fa male talvolta, ma perchè lo facciamo? pensiamo veramente che quegli oggetti, che ormai non usiamo da anni, messi nell’armadio, torneranno utili, o è piuttosto una nostra incapacità di liberarsene?
Sono sempre stata una maniaca del conservare…ho biglietti, vestiti, oggetti di ogni tipo, certo tutti belli organizzati ma tanta tanta cianfrusaglia. Poco alla volta ho deciso d’intraprendere questo percorso di pulizia, riordine sereno, di luce, detto in modo materiale all’inglese di decluttering…ma che io voglio chiamare percorso di liberazione.
Non mi sono mai resa conto di quanto l’accumulo fa male sino a quando non me ne sto liberando.
Certo gli approcci sono vari, dal più drastico a passo per passo.. perchè è con noi con i nostri ricordi, le nostre paure in realtà che andiamo ad interagire. L’unica cosa che accomuna è la motivazione.
Facendo spazio si lasciano andare, insieme alla polvere, le situazioni che non ci appartengono più.
Aprirsi ai cambiamenti necessari per noi, per la nostra vita. Imparare a lasciar andare il passato, aprendoci al nuovo e vivere più in armonia.

Il decluttering esisteva già, non è nulla di nuovo ma l’idea del liberarsi comporta complicanze.
Sicuramente serve qualcuno che ci aiuti a superare, l’attaccamento all’oggetto, questo non lo metto in dubbio, ma non diventiamo automi ,senza capacità, passivi in tutto, diventiamo attivi, consapevoli….
La maglietta, la borsa, la collana, il giornale, la rivista sono tutti oggetti che hanno un valore, lo hanno avuto e non solo emotivo, anche materiale, li abbiamo comprati e a prescindere hanno valore, ma visto che non possiamo monetizzarli ,gettarli sembrerebbe anche perdere questo ipotetico valore, un fittizio piccolo, microscopico investimento… sprecare e gettare via soldi, oppure aver la paura di gettar via la cosa sbagliata.
Il semplice accumulo talvolta può diventare una vera ossessione compulsiva e chi ne soffre ha quindi bisogno di aiuto e sostegno dall’esterno, spesso è una persona che si sente molto ansiosa o turbata quando si tratta di prendere una decisione su cosa eliminare, ha quasi paura di
Il problema a mio parere sta nella solita radice.. la società..la società in cui viviamo ci spinge ogni giorno ad acquistare oggetti e prodotti di cui in realtà non abbiamo realmente bisogno ma facendo leva sulle nostre insicurezze, paure, fragilità, il messaggio che arriva alla nostra mente è che, se non abbiamo quel prodotto di bellezza o quella maglia non saremo veramente al passo con i tempi, oppure acquistando colmiamo vuoti, piccoli o grandi che siano… Questo atteggiamento ci spinge non solo a spendere denaro per sciocchi motivi ma a circondarci di oggetti superflui e ingombranti che riempiono, bloccano l’ambiente domestico e non ci danno alcuna soddisfazione morale o felicità, se non fittizia.

Fare spazio non significa sacco nero e buttare tutto, ripeto i passi sono soggettivi, ma se nella vostra quotidianità vi è capitato almeno una volta di affermare Mi sento sopraffatto dalle cose, dagli oggetti, sono troppi e sembra che mi portino via troppa energia, perchè vedere scaffali intasati ed incasinati, ripostigli ed armadi che quando apri la porta viene giù il mondo e non si trova mai nulla,… fa venire l’ansia. Per non parlare dei cassetti e riviste, ninnoli, allora avventuratevi anche voi insieme a me con l’arte di far spazio o come piace tanto adesso chiamarlo decluttering.

Spinti da qualunque necessità, mentale o strettamente pratica riordinare, gettare via oggetti non più utilizzati, prodotti scaduti, non è facile.
Se vediamo l’oggetto da gettare come bene economico possiamo giustamente anche non gettarlo ma trovare nuova collocazione fuori dalla nostra casa. Ricordate che per fare in modo che il decluttering abbia un senso è necessario che le cose da eliminare escano dalla casa.
Almeno una volta all’anno, vincendo la pigrizia anche più volte all’anno, tutta la casa va pulita a fondo, vuol dire svuotare lavare dentro e rimettere a posto, solo facendo questo vedremo piccoli risultati.

Tiriamo fuori tutto

Aggiustiamo le cose rotte o non perfettamente funzionanti
Dividiamo grossolanamente ciò che usiamo ora da ciò che usiamo raramente da ciò che è anni che non usiamo
Rimettiamo dentro solo ciò che usiamo
Tutto ciò che non usiamo da anni lo metteremo in una scatola
Tutto ciò che è rotto in una scatola e provvedere entro poco, darsi una scadenza è utile, altrimenti passarlo nella scatola oggetti non usati o direttamente nel cestino spazzatura.
Gli oggetti che avremo racimolato nella scatola inutili, che non usiamo da anni passeranno più o meno rapidamente una seconda scelta…:
-spazzatura diretta
-riciclare
-regalare, beneficenza
-vendere ai mercatini dell’usato che comprano all’ingrosso
-vendere on line

Spazzatura diretta

Chi ha il coraggio o obiettivamente si tratta di cose da cestinare il secchio nero è proprio li che non aspetta altro!!Liberazione immediata!!!Decisamente quello in cui io trovo più soddisfazione!
A riguardo mi sento però per rispetto a chi non ha, per rispetto in assoluto di fare una richiesta:
Ci sono oggetti che non è giusto gettare.
Si gettano scontrini, fogli, pile, penne scariche, oggetti rotti, medicinali scaduti ma non si gettano libri, riviste, vestiti, oggetti utili come occhiali, orologi, cinture, mangiare ancora commestibile…
I libri non vanno gettati.. ho trovato pile di libri gettate via!!!NON SI FA!!! anche il romanzo rosa da quindicenni che forse riteniamo intasi la nostra casa, possiamo regalarlo o venderlo alle bancarelle dell’usato, lasciarli ancora in sale di attesa dal dentista o parrucchiera.
I libri non si bruciano e non si gettano :educazione e rispetto.
Per quanto riguarda le riviste piccolo discorso a parte, ci sono riviste e riviste ma anche qui le bancarelle arrivano in nostro aiuto…!!!Al massimo soprattutto per riviste di cucina copiamo le ricette che ci piacciono, talvolta scopriremo che è solo una in tutto il giornale..poi diamolo via!!!
Vestiti, occhiali, cinture, portafogli, scarpe.. ci sono negozi dell’usato, negozi anche come EMMAUS che prendono l’usato, svuotano anche gratuitamente, per poi rivenderlo veramente a pochissimo..ci sono le amiche..chi ne ha bisogno ed un cappotto “nuovo” per loro spesso è il regalo più bello..

Riciclare

Questo primo punto è delicato, perchè potrebbe essere quello un motivo di accumulo, con la scusa : “poi lo riciclo in altro” accumuliamo di tutto.
Riciclare è importante, evitare lo spreco, aggiustare cose rotte è l’occasione per rimettere mano a tutti gli oggetti accumulati a tal riguardo, ma senza sfociare nell’armadio pieno…
Dividiamo i panni, oggetti da aggiustare, guardiamo in modo oggettivo se veramente anche riciclati, aggiustati li useremo, e se solo sorge una smorfia o un’esclamazione si potrebbe servire dobbiamo in realtà gettarlo per il passo successivo, ovvero come farlo uscire di casa.
L’importante è non trasferire l’inutile o il non utilizzato da un posto all’altro.
Questi prossimi ultimi due punti sono quelli veri, essenziali. Dopo avere analizzato con sincerità, e motivazione gli oggetti che per tempo si sono accumulati è arrivato il momento di farli uscire di casa, quindi oltre al cestino della spazzatura vero e proprio possiamo tenere in considerazione i metodi successivi

Regalare

Se conosciamo persone che hanno bisogno, o semplicemente un regalo perchè ciò che inutile per me diventa nuovo ed utile per altri, o ancora passaggio all’amica vestiti dei figli cresciuti, insomma mille modi.
Come ultima soluzione sinceramente vi suggerisco i bidoni raccolta indumenti, perchè detto tra noi non ci credo molto, possiamo fare lo stesso andando direttamente in qualche associazione o consegnando a chi direttamente ne ha bisogno.

Vendere ai mercatini dell’usato che comprano all’ingrosso

Tutto si può vendere: dall’oggetto più piccolo al più grande, basta trovare il canale giusto, ma anche qui attenzione a non accumulare per poi dire dopo lo vendo.. deve essere fatto subito e con una scadenza. Darci delle regole in tempi. Un negozio dell’usato normalmente opera in conto vendita e in cambio del suo operato percepisce di solito un compenso del 50%, solo in caso di vendita. Esistono migliaia di negozi dell’usato, autonomi o in franchising.

Luisa Maggio

Sono una casalinga che gestisce la casa a mentre scrive articoli su vari argomenti, come la cucina, l'organizzazione della casa e i consigli per la quotidianità. Condivido le mie esperienze e le mie conoscenze con i lettori, offrendo una prospettiva unica sulla quotidianità domestica.