Come Nascondere un Camino

A volte diviene necessario smontare un vecchio caminetto ed otturarlo definitivamente.
Potrete effettuare questo lavoro da soli, utilizzando i giusti utensili.

Se non desiderate utilizzare un vecchio caminetto, o se la canna fumaria è in cattivo stato e non desiderate ripararla, potete decidere di smontare l’impianto. È un caso frequente nelle case vecchie, quando si desidera arredarle in uno stile contemporaneo (che mal si abbinerebbe con dei caminetti), anche se il loro rivestimento è in mattoni, marmo, ghisa o legno. Lo smontaggio di un caminetto è, di solito, molto semplice, poiché le parti sporgenti del pezzo costituiscono solo un rivestimento
decorativo. Gli elementi essenziali del camino, che permettono di accendere il fuoco (cioè il focolare, il suo nucleo, la piastra, la canna fumaria, ecc.) si trovano nell’apertura della nicchia; non è dunque necessario mettervi direttamente mano. Tuttavia, può essere preferibile rimuovere il rivestimento in mattoni refrattari del nucleo e delle pareti interne, per poter pulire e liberare la nicchia. È meglio non otturare completamente l’apertura. Infatti, l’umidità rischierebbe di essere considerevole nella canna
fumaria, a causa della condensa. Ponete dunque una griglia di aerazione. La canna fumaria, fungerà da presa d’aria (sarà cosi sempre asciutta e la muratura rimarrà intatta).

Recupero

Un caminetto può essere smontato perché non si adatta al nuovo arredamento, ma questo non significa che il suo valore estetico sia sminuito. Al contrario, molti caminetti sono ricercati dagli antiquari. Se il vostro appartamento è antico e il caminetto è rivestito in marmo bianco, stile neoclassico, con pilastri e fascione scolpiti, è evidentemente raccomandabile non porvi mano e, se desiderate assolutamente disfarvene, rivolgetevi a dei professionisti per non danneggiarlo e poterlo rivendere. Tuttavia, il più delle volte si tratta di rimuovere caminetti che decorano dei locali costruiti tra le due guerre, o subito dopo. Possono essere in marmo bianco o colorato, o in legno o ceramica, persino in ghisa o in cemento. Tutti questi rivestimenti hanno, comunque, un valore di mercato. Rimuovendoli, avrete la possibilità di rivenderli ad un antiquario. Bisogna dunque smontarli facendo attenzione a non danneggiarli. È abbastanza difficile per i caminetti in marmo, poiché i pannelli, che costituiscono i montanti, sono di solito abbastanza sottili, ed assemblati con un riempimento di intonaco nella parte posteriore. Quelli che datano dagli anni 20 o 30, inoltre, comprendono generalmente uno strombo in ceramica che è difficile smontare senza romperlo.

Per smontare un caminetto, avrete bisogno semplicemente di un mazzuolo e di uno scalpello per muratura. Tuttavia, può essere necessario utilizzare una cesoia, una sega per metalli o una mola angolare per tagliare le staffe di fissaggio metalliche, fissate nella muratura. Attenzione! i lavori di demolizione producono molta polvere e sporcano il locale (in particolare a causa della fuliggine); prendete perciò le precauzioni necessarie, proteggendo il pavimento e persino i rivestimenti murali in prossimità del caminetto, con un telone in plastica. Potete anche tendere uno schermo davanti al caminetto per isolarlo.

Aspetti tecnici

La difficoltà principale, nello smontaggio di un caminetto, consiste nel non rompere gli elementi che si desidera recuperare, soprattutto se si tratta di elementi in marmo. Se siamo di fronte ad un caminetto in mattoni, in legno o in ghisa, le cose si semplificano: è sufficiente levare un elemento dopo l’altro; cominciando dal ripiano superiore, continuando con il fascione, e terminando con i montanti. Il rivestimento è generalmente fissato al muro con staffe metalliche avvitate o cementate. Dovete individuarle per smontarle (la cosa più semplice consiste nel sezionarle).

Pavimenti
Il pannello posto davanti al camino è destinato a proteggere il pavimento del locale. Può essere in marmo, pietra, cemento, ceramica, ecc. Se è semplicemente posto sul pavimento, è sufficiente sollevano, ma, in molti casi, tale pannello è incassato nel pavimento stesso. Quando viene rimosso, è necessario rifare una parte del rivestimento; se invece desiderate posare della moquette, per esempio, potete lasciare il pannello davanti al camino. Si tratta di un lavoro abbastanza delicato. Se il parquet a listoni che riveste il pavimento è vecchio, bisogna trovare delle perline della stessa essenza (di solito quercia) e delle stesse dimensioni, cosa che non è sempre facile. Bisogna, a volte, andare a recuperare le vecchie perline provenienti da cantieri di demolizione. D’altro canto, può essere necessario completare la travatura, affinché le nuove perline siano adeguatamente sostenute. Infine, anche la realizzazione dei giunti porrà qualche problema. Infatti non potete accontentarvi di collocare delle nuove perline al posto del pannello di marmo, poiché i tagli sarebbero allora allineati. È dunque necessario smontare un certo numero di vecchie perline, per rifare completamente il parquet su tutta la lunghezza del locale, e su una larghezza di 1 o 2 m, curando di rispettare la simmetria dei tagli del resto del pavimento (qualunque sia, il tipo di assemblaggio delle perline). Le stesse considerazioni valgono, naturalmente, anche per i parquet a mosaico. Notate che è abbastanza difficile sollevare un pannello in marmo senza danneggiarlo, perché di solito è fissato con della malta o del gesso. Per poterlo sollevare con facilità, è necessario iniziare sollevando le perline di contorno, e lavorare con una leva.

Rivestimento

Cominciate rimuovendo il rivestimento del caminetto, a partire dal ripiano superiore. Lavorate con precauzione per non danneggiarlo.

Di solito dietro al fascione è stato collocato uno strato di riempimento di intonaco. Scoprite le staffe di fissaggio, svitatele o tagliatele.

Dopo avere smontato i montanti, asportate la cornice del focolare (strombo). se è necessario. Spesso, questo elemento in ghisa è fissato con della malta.

Pulitura e chiusura del focolare

Eliminate il rivestimento di mattoni refrattari, che decora i lati del focolaio. Recuperate i calcinacci in sacchi per la spazzatura, per gettarli facilmente.

Se il fondo del focolare è rivestito di mattoni refrattari, è preferibile levarli. Togliete la polvere con una scopa.

In seguito pulite la parete: probabilmente resteranno dei pezzi di intonaco e di malta, che dovrete eliminare con lo scalpello.

Per pulire la muratura senza creare troppa polvere, inumidite abbondantemente la parte interna con uno spruzzatore da giardino.

Per eliminare le tracce di intonaco e la fuliggine (che è particolarmente sporchevole), strofinate vigorosamente i muri con una spazzola dura.

La nicchia viene murata con dei blocchi di pietra da costruzione. Prendete le misure con precisione, ed effettuate i tagli con lo scalpello e il mazzuolo.

Preparate della malta bastarda (di preferenza della malta predosata); applicatene uno strato, abbastanza spesso, sul pavimento.
Erigendo il muretto di pietre, lasciate una piccola apertura, intercalando due mattoni. Verificatene la verticalità con una riga.
Dopo aver murato il caminetto. smontate i due zoccolini, che si trovavano da una parte e dall’altra del rivestimento.

Intonaco e finiture

Sempre utilizzando lo spruzzatore, inumidite la muratura, sulla quale dovrete stendere dell’intonaco. Otterrete così una migliore aderenza.
Per eliminare le tracce di malta, che impedirebbero una corretta aderenza, raschiate con uno scalpello largo la muratura sui giunti.
Con un frattazzo, applicate il primo strato di intonaco. Premete con forza, con abbondante materiale, per otturare gli interstizi.
Dopo l’essiccamento, applicate uno strato di finitura e lisciate. Stendete successivamente dell’intonaco per unificare il lavoro con il resto della parete.
Fissate una griglia di ventilazione, avvitandola o incassandola nella muratura, per nascondere il loro lasciato nella parete.
Quando l’intonaco è completamente asciutto, resta da fissare un pezzo di zoccolino, raccordandolo su quello esistente.

Esterno

Visto che non avete più accesso al focolare del caminetto, dovrete prendere delle precauzioni. La bocca di aerazione aiuterà ad asciugare la muratura, ma, se la pioggia penetra dal comignolo, c’è il rischio che l’acqua si accumuli dietro alle pietre che otturano la nicchia. Per impedire ciò, consiste nel collocare una copertura metallica sul comignolo stesso (dotata anch’essa, di un sistema di ventilazione).
Potrete anche cementare una griglia di tiraggio all’entrata della canna fumaria, che permetterà di evitare le forti correnti d’aria e bloccherà la fuliggine.

Luisa Maggio

Sono una casalinga che gestisce la casa a mentre scrive articoli su vari argomenti, come la cucina, l'organizzazione della casa e i consigli per la quotidianità. Condivido le mie esperienze e le mie conoscenze con i lettori, offrendo una prospettiva unica sulla quotidianità domestica.