Dei pannelli in stile giapponese conferiranno una nota esotica all’arredamento del vostro appartamento e vi permetteranno di isolare o di separare una parte di un locale.
I pannelli in stile giapponese possono anche essere utilizzati come tende o divisori interni. Sono costituiti da un tessuto traslucido o bianco montato su un telaio in legno su guide.
Si possono trovare in commercio venduti a gruppi di tre o sei pannelli scorrevoli in un set di guide in alluminio: cinque o sei pannelli copriranno fino a 3 m di vano.
Il vantaggio di questi pannelli è quello di lasciare passare la luce pur smorzandola: se usati come tramezzo, possono anche essere considerati come un elemento decorativo.
Realizzarli da soli non sarà un’impresa insormontabile, a patto di possedere (o di noleggiare) gli utensili necessari, senza i quali il lavoro rischierebbe di essere troppo faticoso.
La posa delle guide sul pavimento e sul soffitto consente di tarli scorrere, ma è anche possibile articolarli tra di loro con cerniere, secondo il sistema di articolazione dei tramezzi estensibili (pieghevoli).
Prima di iniziare
È ovviamente la costruzione dei telai che può presentare le difficoltà maggiori, perché consiste nell’assemblare delle bacchette di 20 x 10 mm di sezione a metà legno e nel montarle su un telaio di listelli di 28 x 28 mm (o di. dimensioni simili).
Il calcolo delle dimensioni deve tenere conto di vari fattori. Poiché l’associazione di legno e tessuto costituisce la particolarità di questi pannelli, procuratevi delle bacchette e dei listelli ben diritti. Determinate la loro lunghezza in funzione della posizione prevista per il tramezzo e tenendo conto dell’altezza sotto il soffitto o di quella del vano. La lunghezza deve anche permettere di distanziare con regolarità le bacchette (vedere schema sotto).
Dividete la larghezza del divisorio o del vano (se prevedete di utilizzare questi pannelli come tende) per un numero pari o dispari di elementi. Nel caso di un vano. i pannelli devono poter essere chiusi su un lato solo o su due.
La loro larghezza deve anche tener conto del sistema di apertura (laterale
o centrale) e dello spazio disponibile nel prolungamento del vano. Per un tramezzo, questo problema non si pone. Sottraete qualche millimetro all’altezza per poter montare le guide di sospensione (in alto) e di scorrimento (in basso). Potrete invece aumentare di qualche centimetro la larghezza di ciascun pannello. La lunghezza ed il numero delle guide devono anche tener conto del sistema di apertura e della larghezza e del numero dei pannelli. La loro posa nel soffitto e nel pavimento non presenta grandi difficoltà. Prevedete una o due strisce di legno in modo da nasconderle.
Incorniciatura
L’incorniciatura è costituita da listelli di 28 x 28 mm di sezione e da bacchette di 20 x 10 mm. I primi sono sagomati in modo da ricevere le seconde e i profili periferici di 8 x 8 mm che formano la struttura della cornice (servono a nascondere i punti metallici di fissaggio del rivestimento: devono solo essere tagliati nella lunghezza esatta per adattarsi sul loro supporto). I listelli richiedono al contrario una preparazione minuziosa. Devono essere (resati su tutta la lunghezza, in modo da presentare una specie di scanalatura nella quale saranno alloggiate le bacchette. Questa scanalatura può essere realizzata solo con una fresa per modanature angolari montata su una fresatrice. Date le dimensioni del listello, dovrete utilizzare una fresatrice in postazione fissa. Potrete anche servirvi di una fresa montata su un trapano, fissato su un supporto verticale che disponga di un piano di lavoro.
I listelli che formano l’incorniciatura comportano anche delle tacche nelle quali le bacchette intermedie sono incassate. Questa operazione è tanto delicata quanto la precedente. non solo per quanto riguarda la presa dei punti di riferimento delle mortase. che presuppone un posizionamento dell’insieme degli elementi, ma anche per l’esecuzione di queste ultime. che può essere realizzata solo con uno scalpello.
Preparazione delle bacchette
Le bacchette di 20 x 10 mm sono assemblate a metà legno e devono quindi essere intagliate in modo molto preciso. Per determinare rapidamente la posizione degli intagli, allineate le estremità delle bacchette ed unitele con del nastro adesivo. Potrete in tal modo tracciare in una sola volta la posizione degli intagli.
Tracciato
Distanziate regolarmente gli intagli, come indicato nello schema della pagina a lato. Eseguite il tracciato con una squadra e servitevi di un pezzo di bacchetta come sagoma per riportare esattamente il suo spessore. Tracciate con il cutter per segnare bene il legno e per non essere tratti in inganno dallo spessore del tratto di una matita.
Intagli
Una volta eseguito il tracciato. passate alla realizzazione degli intagli, con una fresatrice dotata di una fresa diritta che vi permetterà di realizzarli tutti in una volta sola. Regolate l’altezza della fresa agendo sul dado di serraggio. Infine, abbiate la precauzione d’installare una guida (un listello ben diritto bloccato mediante morsetti) che potrete spostare facilmente.
Assemblaggio
L’assemblaggio delle bacchette tra di loro ed il montaggio sui listelli dell’incorniciatura si eseguono mediante incastro e colla. Prima di eseguire questa operazione, passate la carta vetrata su tutti i tagli. Iniziate montando le bacchette interne. Lavorate su due cavalletti o su una superficie piana piuttosto grande. Proseguite la realizzazione del telaio assemblando le estremità delle bacchette nei listelli dell’incorniciatura: mettetele nelle tacche realizzate a questo scopo (vedere pagina a lato). Le bacchette che saranno posate in seguito nella scanalatura, lungo il perimetro, contribuiranno a consolidare questo assemblaggio. Se i tagli e le scanalature sono stati eseguiti correttamente, il telaio risulterà in squadra.
Rivestimento
Normalmente, i pannelli in stile giapponese sono in un materiale leggero e traslucido: il “non tessuto” è ottenuto pressando le fibre senza tesserle (come per il feltro). Questo materiale è. con la carta di riso, il rivestimento più indicato, perché é lascia passare la luce e la filtra (può essere utilizzato come tenda), ma consente anche di nascondere l’interno di un locale odi una pane di esso (se è utilizzato come divisorio). È anche molto leggero, fatto indispensabile data la struttura dei telai. Ma attenzione! è anche piuttosto fragile e di difficile manutenzione. Si posa mediante punti metallici sul telaio, nelle scanalature, una volta tagliato nella lunghezza desiderata (operazione molto facile da eseguire).
Finitura
Dei piccoli profili di 8 x 8 mm di sezione vengono inserite nelle scanalature realizzate nei listelli del telaio. La loro unica funzione è quella di nascondere i punti metallici che trattengono il “non tessuto”. La loro posa si esegue mediante chiodi senza testa ma, date le loro dimensioni, rischiano di scheggiarsi durante l’inchiodatura. Per evitare questo inconveniente, con una punta molto fine preparate i fori nei quali saranno inseriti i chiodi. Bloccate bene il profilo sul fondo della scanalatura mentre praticate il foro; forate il profilo da una parte e dall’altra e abbozzate leggermente il foro nel listello per facilitare la penetrazione del chiodo. In fase di finitura, accecate le teste dei chiodi e ricopritele con stucco.
Come divisorio
I pannelli possono essere utilizzati come divisori fissi che permettono di dividere lo spazio di un locale: non possono essere usati come isolante acustico. A seconda della larghezza del locale, questo divisorio sarà costituito da un solo elemento o, al contrario, da un insieme di pannelli. In ogni caso, dovrete bloccarlo contro il pavimento e nel soffitto, tenendo conto delle irregolarità che questi possono presentare.
Le traverse superiori dei pannelli sono bloccate contro il soffitto, mentre quelle inferiori saranno situate a circa 3cm dal pavimento. Questo intervallo è necessario per posizionare un martinetto ammortizzatore (con base in gomma) che consentirà di regolare l’altezza del pannello e di compensare le piccole differenze di planarità del pavimento o del soffitto. Questi martinetti sono inseriti nei montanti. precedentemente forati a questo scopo. Alcune idee Potrete installare delle bacchette da una parte e dall’altra del “non tessuto”, rendendo così identici i due lati del divisorio. In questo caso, dovrete utilizzare dei montanti e delle traverse di sezione sufficientemente grande.
Potrete anche rivestire il divisorio solo su una parte della sua altezza e lasciare degli spazi vuoti in alto e in basso: questo accrescerà l’impressione di leggerezza dell’insieme.
Guide
Per fare di questi pannelli un divisorio o una tenda, è necessario installare dei binari di guida (in basso) e di sospensione (in alto) nei quali scorreranno. Queste guide devono essere avvitate in appiombo contro il pavimento e il soffitto.
Le guide potranno essere in legno o in metallo: in legno, saranno costituite da bacchette scanalate; in metallo, da binari indipendenti. In entrambi i casi, la loro posa si esegue con viti, dopo aver praticato i fori ed inserito i tasselli nella muratura. Il numero dei binari dipende dal numero e dalla lunghezza dei pannelli e dalle dimensioni del vano o del tramezzo.
Il ruolo principale è affidato ai binari superiori sui quali i pannelli sono fissati. Sono dunque portanti e devono essere fissati molto solidamente (attenzione a scegliere bene i tasselli adatti al soffitto). Il fissaggio dei pannelli nelle guide si esegue mediante delle rotelle che, dotate di una staffa, sono avvitate contro il listello superiore del telaio (schema sopra).
Se i binari sono in metallo, si raccomanda di nasconderli con due cornici o con un rivestimento in legno per non rovinare l’armonia dell’insieme. In questo caso, bisogna costruire il rivestimento prima di avvitarlo contro il soffitto. Quanto alle due comici,saranno fissate contro dei listelli a loro volta avvitati nel soffitto.
Divisorio pieghevole
I pannelli in stile giapponese possono costituire dei divisori scorrevoli oppure pieghevoli. In questo caso, bisogna prevedere la posa di un binario superiore per il loro fissaggio e di cardini che consentano di articolarli gli uni contro gli altri per piegarli.
La posa dei binari si esegue esattamente come quella indicata per l’installazione di un divisorio scorrevole.
Al contrario, la posa dei cardini e dei perni di guida richiede alcune osservazioni.
Posa dei cardini
La posa dei cardini deve essere eseguita solo dopo aver preso dei punti di riferimento molto precisi. Prevedete tre cerniere per tutta l’altezza (una al centro e una vicino a ciascuna estremità). Per determinare la loro posizione. posizionate due pannelli uno di fianco all’altro e segnate i montanti nei punti in cui dovranno essere fissate.
Montate ciascun elemento (maschio e femmina) che costituisce un cardine su ogni pannello. È meglio utilizzare delle viti per legno a testa svasata, affinché non sporgano una volta inserite, rischiando di ostacolare la chiusura del divisorio.
Posa dei perni
È possibile articolare vari pannelli tra di loro: in questo caso, l’apertura si esegue piegandoli gli uni sugli altri contro il muro (un lato serve da infisso), ma il divisorio può anche aprirsi al centro (due lati servono da infissi). Un perno dotato di rotelle scorrevoli viene inserito nel legno di estremità del montante opposto a quello sul quale sano fissate le cerniere se, come nello schema sotto, ogni battente è costituito da due pannelli. Un perno fisso, bloccato nel binario, consente al pannello laterale di restare contro il muro nonostante sia articolato con il pannello vicino.
Come paravento
Perché non fa e dei pannelli in stile giapponese un uso diverso da quello tradizionale e creare dei paraventi?
È una soluzione perfettamente realizzabile e che non richiede modifiche della struttura dei telai: gli assemblaggi delle bacchette e dei listelli che formano il telaio si eseguono allo stesso Modo. È anche un modo per evitare di posare dei binari sul soffitto e nel pavimento, perché i pannelli, dato che sono articolati, sono posati direttamente sul pavimento. Possono anche essere appoggiati contro un muro, e in tal caso il primo pannello è fissato contro un listello avvitato nella parete.
Un paravento presenta il vantaggio di non tagliare totalmente un locale. Andrà bene soprattutto per i locali piccoli. come i monolocali, dove a volte si desidera sottrarre questa o quella zona agli sguardi. Ma un paravento è anche un elemento decorativo, e questo aspetto potrà essere messo ancor di più in risalto dallo stile di questo tipo di pannelli e dall’associazione del legno e de “non tessuto” (o della carta di riso).
Dimensioni ideali
La sola cosa che cambia sono le dimensioni. La lunghezza e la larghezza di ogni pannello devono infatti tenere conto del fatto che il paravento sarà posato a livello del pavimento da una parte e che, dall’altra, si fermerà più o meno ad altezza d’uomo, cioè da 1,50 a 2 m.
Il paravento deve la sua stabilità all’apertura dei pannelli a fisarmonica. ma è meglio dare ad ogni elemento una larghezza inferiore a quella adottata per la costruzione del divisorio o della tenda: da 30 a 60 cm.
Maggiore stabilità
Per assicurare al paravento una maggiore stabilità, potrete formare due gambe per ogni pannello posizionando semplicemente il listello inferiore qualche centimetro più in alto dell’estremità dei due montanti. Questa traversa inferiore verrà quindi incollata ed avvitata con viti a testa svasata tra i montanti.
Proteggere il pavimento
Dotate ogni gamba di un supporto ammortizzatore nichelato o in feltro, a seconda che il pavimento sia rivestito con moquette o sia un parquet.
Finestre dei sottotetti
I pannelli giapponesi possono anche fungere da tende per le finestre dei sottotetti.
È necessario soffermarsi su questo caso particolare, perché la pendenza impone un tipo particolare di installazione, che comunque non presenta grossi problemi.
Binari su misura
In questo caso, i pannelli scorrono su binari inferiori e superiori, che vanno fabbricati in un modo particolare. La loro struttura interna deve consentire infatti di bloccare i pannelli in posizione inclinata.
I binari si presentano sotto forma di cassette aperte da un lato che comprendono uno o più divisori. Sono fissati contro il muro sopra e sotto il vano mediante piccole squadre metalliche che saranno invisibili una volta posizionati i binari.
Il numero dei divisori deve essere determinato in funzione di quello dei pannelli, perché è meglio riservare un canale per elemento affinché questi risultino ben guidati. Una volta installati i binari di guida (sarà necessario praticare i fori ed inserire i tasselli ad espansione), è facile posizionare i pannelli. Per facilitarne lo scorrimento e per renderlo più silenzioso, cospargete le loro parti a contatto con il legno dei binari con un po’ di paraffina, come si fa con un cassetto che chiude male.