Come Restaurare Oggetti in Rame, Ottone e Peltro

Da utili che erano, gli oggetti in rame, in ferro o in peltro possono conquistare un posto importante in un salotto come elementi decorativi, dopo essere stati restaurati.

L’ossidazione offusca progressivamente il materiale e può distruggerlo irreparabilmente. Da questo punto di vista, il ferro è il più vulnerabile. Su di esso, l’ossidazione si traduce con la presenza di ruggine. Il rame non arrugginisce, ma con l’umidità si ossida, ricoprendosi di una patina verde di carbonato basico (verderame), che però è solo superficiale. Altrettanto succede per lo stagno e per il peltro, che in presenza d’aria umida si opacizza, formando un sottile strato di ossido che lo protegge da ulteriore corrosione. Qui di seguito, parleremo solo del rinnovo del rame e del peltro, che richiede degli interventi specifici con prodotti adatti. Per il ferro, ci si può limitare ad una buona sverniciatura (bagno di petrolio, decapante chimico e lana di acciaio) seguita dall’applicazione di una vernice antiruggine o di un brunitore.

Che metallo

E importante sapere di che metallo è fatto un certo oggetto per decidere il metodo e i prodotti da utilizzare per il suo rinnovo. Il rame è di colore rosso bruno, e non bisogna confonderlo con l’ottone, più giallo e più duro. Il peltro, dalla composizione variabile, è più leggero e più malleabile e anche più neutro. Quando i materiali presentano un aspetto alterato, occorre accertare la composizione prima di qualsiasi intervento.

Manutenzione

Il verderame, o idrocarbonato di rame, è un’ossidazione che protegge il metallo, ma lo opacizza. Ecco il motivo per il quale gli oggetti in rame ed ottone devono essere puliti regolarmente. In commercio esistono numerosi prodotti, ma si possono anche utilizzare delle antiche ricette artigianali che hanno dimostrato la loro efficacia. Per esempio? Una cipolla tagliata in due che annerisce a mano a mano che la si strega sul metallo; basta togliere gradualmente la parte annerita e proseguire con la parte restante; si termina lucidando con un panno morbido. L’applicazione dei prodotti pulenti si effettua con un pennello e un panno morbido.

Pulire il rame e l’ottone

II rame e l’ottone (che ne è una lega) si puliscono allo stesso modo. Anche se sono molto ossidati, ritroveranno il loro splendore dopo un trattamento accurato. Per fare ciò, potrete scegliere tra i prodotti in commercio o i metodi tradizionali. Alcuni di essi si rivelano molto efficaci.

La pulitura del rame può essere eseguita con una miscela di sale marino (un pugno) e di aceto bianco bollente (circa due litri). Se l’oggetto è piccolo, immergetelo in questa soluzione per molte ore; se è più grande, riducete di molto la parte di aceto per formare una specie di pasta che, stesa su un panno, vi consentirà di sfregare l’oggetto da sverniciare. Potrete anche sfregare l’oggetto con una miscela di farina fossile, ammoniaca e sapone nero stesa su un panno a forma di tampone. Infine, il rame potrà essere pulito con dell’acido ossalico diluito.
Evitate di utilizzare prodotti molto aggressivi, che rischiano di intaccare il metallo. Troverete degli appositi prodotti pulenti con nomi di varie marche. In linea di massima, lavate l’oggetto con acqua e sapone e risciacquatelo dopo l’utilizzo di prodotti chimici. Non usate questi ultimi per i recipienti per alimenti, ma limitatevi a sfregarli con una miscela di sabbia, sale grosso e aceto, procedimento che ci insegnano i cuochi.

Ringiovanire, lucidare e pulire il rame

Una volta che gli oggetti in rame sono stati puliti (i più sporchi con un decapaggio approfondito), passate alla lucidatura; ritroveranno così la brillantezza e il calore che ha dato loro fama, anche se continuano a svolgere una funzione di utilità in cucina.
Anche in questo caso, troverete in commercio delle paste per lucidare o dei prodotti liquidi molto efficaci.
Potrete però ricorrere anche a questa vecchia ricetta: della farina fossile che, diluita con acqua, forma una pasta con la quale si sfrega il metallo. Un po’ di bianco di Spagna steso su un panno pulito e morbido farà brillare il rame. Per assicurare a questa patina una lunga durata. potrete ricoprire l’oggetto con una vernice trasparente, che troverete in flaconi o in bombolette spray.

Non abusate
I prodotti decapanti sono corrosivi. Per questo, la prima precauzione da prendere è quella di proteggervi le mani con dei guanti mentre lavorate. Occorre anche fare attenzione a non abusare della loro azione sul metallo stesso, perché finirebbero per intaccarlo, rendendo vano ogni ulteriore sforzo per lucidarlo. Ecco perché è importante scegliere bene i prodotti in commercio o ricorrere alle antiche ricette artigianali,
Per la manutenzione corrente, per esempio, è inutile rinnovare l’applicazione del decapante! Se volete togliere a vernice a scaglie, basta l’acetone. Se dovete pulire il fondo di un vecchio paiolo impregnato di fuliggine, preparate una soluzione composta da un litro di acqua, di sapone e di ammoniaca (un cucchiaio da tavola). Lasciate immerso il recipiente fino a che la fuliggine non si sarà ammorbidita. Potrete quindi eliminarla con una spazzola dalle setole morbide o sfregando forte con un panno (soprattutto niente spazzola metallica che righerebbe il metallo!). Dopo una bella risciacquata, asciugate il metallo con un panno e lucidate come indicato sopra.
Per gli oggetti che comportano delle cesellature, dove il verderame è più incrostato e più difficile da eliminare, utilizzate un pugnetto di cristalli di soda (carbonato di sodio, da non confondersi con la soda caustica, estremamente pericolosa) mischiati ad un litro di acqua. Aggiungete del sale marino fino a saturazione; immergete per un attimo l’oggetto in questo preparato e pulite gli anfratti con uno spazzolino. Anche in questo caso, risciacquate con cura e, una volta considerato accettabile il risultato, fate asciugare e lucidate.
Il rame poco ossidato potrà essere ravvivato con del limone puro: il succo si stenderà facilmente, sempre con uno spazzolino. Allo stesso modo, potrete utilizzare foglie di acetosella fresche (un pugnetto) con le quali sfregherete il metallo.

Riformare un oggetto in rame
Capita spesso che gli oggetti in rame siano ammaccati, a causa del loro passato utilizzo: gli urli successivi hanno finito per deformarli. Non è impossibile far loro ritrovare la forma di una volta, a condizione che siano abbastanza larghi da consentirvi di introdurre un utensile. All’occasione, vi servirete di un martello da carrozziere o di una mazzetta (in legno o in gomma). Martellate il metallo con delicatezza, avendo cura di porlo su una superficie in legno o su un tasso (un blocchetto in acciaio sagomato) se avete familiarità con i lavori di carrozzeria.

Rinnovare un oggetto in peltro

Grazie alla sua malleabilità, che consentiva di lavorarlo con facilità, il peltro è stato usato a lungo nella fabbricazione delle stoviglie (boccali, piatti, fondine, ecc.). Oggi, questi oggetti sono ricercati per le loro qualità decorative, in quanto il colore grigio del peltro presenta delle sfumature di profonda brillantezza. Un oggetto in peltro (una lega di stagno, rame, bismuto, antimonio, ecc.) non va soprattutto decapato. Ci si deve limitare a pulirlo e sgrassalo, in funzione della diagnosi che sarà stata fatta riguardo al problema che lo affligge. Le macchie di ossidazione sono causate da un soggiorno prolungato a basse temperature (sotto i 13°C). In tal caso, applicate della cera d’api riscaldata a bagnomaria. Lucidate quindi con un panno morbido. Potrete anche immergere l’oggetto in un bagno di acqua e sapone che farete riscaldare. Questo metodo consentirà di decapare il peltro senza intaccarlo. In seguito, è possibile brunirlo con un prodotto per metalli.

Se il peltro presenta una patina bruna e polverosa su tutta la superficie, immergetelo per una giornata in un bagno di petrolio e asciugatelo con della carta. La manutenzione corrente del peltro si esegue con paste per lucidare che troverete in commercio. Ma anche con un panno morbido impregnato di birra calda otterrete degli eccellenti risultati. Infine, un po’ di vaselina gli conferirà il suo caratteristico aspetto opaco.

Vernice

Gli oggetti in rame saranno messi in risalto solo se sono ben lucidati in permanenza. A volte si sposano perfettamente con dei mobili rustici, ma possono anche trovare il loro posto in un interno moderno. Gli strumenti domestici acquisteranno allora una funzione decorativa del tutto originale: le vecchie bacinelle, per esempio, possono essere trasformate in portavasi.
Per far brillare un oggetto di rame, potrete utilizzare della pasta per lucidare che troverete in commercio. Il risultato ottenuto sarà apprezzabile, soprattutto se terminerete passando sul metallo uno strato di farina fossile (tripoli) o di bianco di Spagna. Infine, esponete l’oggetto al sole per qualche ora, fissando così la lucentezza.
Potrete però utilizzare anche una speciale vernice trasparente, che renderà lucidi a lungo i vostri oggetti in rame. Ovviamente, questo prodotto non potrà essere applicato che su oggetti puliti (con prodotti che si trovano in commercio o con le ricette tradizionali indicate in precedenza) e, eventualmente, rimessi in forma. Prima di verniciare, asciugate bene tutte le superfici. Non lasciate tracce di polvere, perché la minima impurità verrebbe conglobata nella vernice e sarebbe impossibile toglierla. Applicate la vernice con il pennello evitando di farla colare e senza creare sovraspessori. Lasciate essiccare. In seguito, basta passare un colpo di panno morbido ogni tanto.

Luisa Maggio

Sono una casalinga che gestisce la casa a mentre scrive articoli su vari argomenti, come la cucina, l'organizzazione della casa e i consigli per la quotidianità. Condivido le mie esperienze e le mie conoscenze con i lettori, offrendo una prospettiva unica sulla quotidianità domestica.