Aggiornato il 7 Settembre 2021 by Luisa Maggio
In questa guida spieghiamo come smacchiare i tessuti in modo naturali.
La maggioranza degli smacchiatori sono sospettati di essere dannosi per l’ambiente.
Se non si fa ricorso alla tintoria, la smacchiatura è un lavoro che si fa spesso in casa, ma che richiede una cura e una pratica speciali. Bisogna, prima di eseguirla, accertarsi della natura della macchia, perché il rimedio non sia peggiore del male.
Una buona norma è di non lasciare invecchiare la macchia, neppure se è piccola o nascosta, perché più sta lì, più è difficile, da levare.
Procedendo alla smacchiatura, ricordarsi di
-Spazzolare bene il capo del vestiario e soprattutto il pezzo da smacchiare.
-Portare via il più possibile la sostanza della macchia con uno strofinaccio pulito, che non lasci peli, chiaro o scuro a seconda del colore della stoffa.
-Mettere sotto la macchia, e spostare ogni tanto, una stoffa assorbente, che assorba lo sporco: il cotone è più adatto e basta munirsi di diverse pezzuole.
Al contatto con lo smacchiatore, la macchia non si volatilizza, ma si scioglie, ecco perché è necessario metterci sotto un panno assorbente, spostandolo man mano che si sporca.
-Sfregare la macchia per il lungo della stoffa, con una pezzuola intrisa del liquido solvente: mai gettare lo stesso liquido sopra la macchia! Rimanere lontani dal fuoco.
-Usando un prodotto caustico, risciacquare abbondantemente.
-Fare delle prove su punti invisibili del tessuto: se tutto va bene, tamponate la macchia dall’esterno all’interno fino alla completa eliminazione.
-Risulta essere opportuno smacchiare la lana con un panno di lana, la seta con la seta, il tessuto chiaro con tessuto chiaro, ecc.
-Per togliere gli aloni risciacquate il capo smacchiato in acqua e aceto, oppure procedete al normale lavaggio.
-Il sapone da bucato è sempre un ottimo antidoto per la maggioranza delle macchie: insaponate bene e lasciate riposare per qualche ora prima di risciacquare.
-Cercate di risalire sempre all’origine della macchia.
-La lana e la seta si smacchiano impregnando il tessuto con un miscuglio di glicerina e ammoniaca diluita.
Ora vediamo più nel dettaglio come togliere i vari tipi di macchie in modo naturale
-La biancheria macchiata di caffè, cioccolata e tè, va lavata prima con acqua fredda saponata e poi risciacquata in acqua tiepida: se il tessuto è colorato, solo con acqua fredda e sapone.
-La cera di candela si raschia finche è possibile, quindi si mette il tessuto fra due fogli di carta assorbente e si stira cambiando posto alla carta. Poi si sfrega l’impronta con un batuffolo impregnato di benzina. Non è indicato per sete delicate.
-Il chewing-gum va indurito con cubetti di ghiaccio, staccandolo poi con il coltello; le eventuali tracce si tolgono con la benzina.
-L’erba sulla biancheria si toglie con acqua calda, sapone e ammoniaca; sulla lana e seta occorre sfregare con alcool puro, oppure con latte bollente, risciacquando con acqua saponata.
-Il fango si spazzola bene quando la macchia è secca. Se non basta si lava con acqua e sapone o acqua e ammoniaca. Risciacquare con acqua fredda. Sui tessuti neri il fango si toglie fregando le macchie con un pezzo di panno imbevuto d’aceto caldo: senza sciacquare, si appende l’indumento all’aria ad asciugare.
-Le macchie di frutta, sulla biancheria, si trattano con acqua ossigenata o acqua clorurata, in bucato.
-Il grasso si lava sulla biancheria con acqua calda saponata. Se tessuti non sono lavabili, invece di risciacquare, si comprime il tessuto impregnato di glicerina fra due carte assorbenti, da sostituire finche la glicerina non sia completamente assorbita; ripulire con polveri assorbenti con la spazzola.
-Il gelato va lavato subito con acqua tiepida e sapone.
-La macchia d’inchiostro sulla biancheria, quando è fresca, si tratta immergendola nel latte o con succo di limone e sale. La lana e la seta vanno immerse nel latte freddo e si sfrega con un panno di tela; si risciacqua e si assorbe con carta assorbente.
-Il lucido da scarpe sarà sciolto con trementina e poi lavato con acqua tiepida e sapone.
-I liquori sulla biancheria si lavano con acqua tiepida per togliere lo zucchero; poi con acqua saponata e ossigenata.
-Le marmellate e il miele si sciacquano con acqua tiepida.
-L’olio di macchina va pulito con ammoniaca e lavato con acqua calda e sapone.
-Il pomodoro va lavato con acqua e coperto con talco: la salsa si smacchia con acqua e ammoniaca.
-La resina e la vernice si tamponano con alcool e ripassata con trementina, sulla seta solo con etere.
-Il rossetto va tamponato con alcool e risciacquare con acqua e sapone o solo etere.
-Le macchie di ruggine o di ferro sulla biancheria scompaiono bagnandole con sugo caldo di limone e sale e poi sciacquare: dalla lana e la seta sono impossibili da togliere.
-La macchia fresca di sangue si toglie con acqua fredda e sapone. Se vecchia con acido tartarico (5 g.) e un litro di acqua.
-Le macchie di sudore si tolgono lavandole prima con acqua fredda e poi risciacquandole con acqua e aceto o ammoniaca e alcool, in parti uguali. Il cotone si lava con saponata tiepida.
-Il pennarello si toglie imbevendo la macchia con succo di limone e poi lavare in lavatrice.
-Il vino va coperto con il sale fino e poi lavato, oppure tamponato con acqua ossigenata.
-Per togliere dalla biancheria le chiazze di umidità si mescola una parte di sapone e una parte di polvere d’amido con una mezza parte di sale e il succo di un intero limone, si sparge col pennello questa composizione sulla parte macchiata, al diritto e al rovescio, e si mette il panno disteso ad asciugare al sole.
-Dai tessuti di seta si tolgono le macchioline d’umidità avvolgendo la seta dentro un panno di tela fine inumidito uniformemente, e lasciandovela per una intera giornata; poi, stirandola al rovescio.
Seguendo queste indicazioni è possibile togliere le macchie in modo naturale.