Ho dedicato un posticino riservato solo ed esclusivamente al bucato perché, a questo proposito, avrei alcune cose da dire.
Come Leggere le Etichette
Inizio subito cercando di fare chiarezza riguardo le etichette. Il simbolo della vaschetta indica il lavaggio in acqua. Potrebbe presentarsi con un numero all’interno: è la temperatura massima che dovrete impostare per il lavaggio del capo. Se la vaschetta è sottolineata: significa che dovrete lavare il capo ad una temperatura non superiore a quella riportata all’interno del simbolo usando, però, un programma per capi delicati. Nel simbolo della vaschetta potete anche trovare l’immagine di una manina: il capo va lavato a mano.
Una vaschetta sbarrata, ovviamente, indica che il capo non può essere lavato ad acqua.
Il simbolo del cerchietto, con o senza la “P” al suo interno, sta a significare che il vostro capo si può lavare a secco. La “P” infatti significa Percloro, detergente utilizzato nelle macchine per il lavaggio a secco. Insomma, potete portare il capo in lavanderia. Chiaramente, il medesimo cerchietto sbarrato significa che il capo non è lavabile a secco.
Abbiamo poi il triangolo, simbolo, per la verità, non sempre presente, ma comunque utile, significa infatti che il capo può essere sottoposto a lavaggio con candeggio; lo stesso simbolo sbarrato indica il contrario. Se il simbolo è assente, prima di candeggiare, provate su un angolino nascosto del capo, ma il più delle volte, se il simbolo non c’è è come se fosse presente e sbarrato.
Il quadratino con un cerchietto all’interno, invece, ci dice che possiamo mettere il capo nell’asciugatrice; se all’interno troviamo un pallino significa che dovremo comunque fare attenzione e usare l’asciugatrice con ciclo delicato, due pallini: ciclo normale.
Infine il simbolino del ferro da stiro, ci permette di sapere se quel capo possiamo stirarlo o meno: se la stiratura non è permessa il simbolo sarà sbarrato, altrimenti, grazie ai puntini all’interno del disegno del ferro da stiro, possiamo sapere a che temperatura è possibile stirare il capo: un pallino = temperatura massimo 110gradi; due pallini = temperatura massima 150 gradi; tre pallini = temperatura massima 200gradi.
Come Fare il Bucato
A questo punto voglio stravolgere tutte le convinzioni che avete: il 99% dei capi è lavabile ad acqua. Il 99% dei capi li potete tranquillamente lavare in casa vostra.
Risparmiare i soldi destinati alla lavanderia è semplice: l’importante è conoscere bene la vostra lavatrice. Quando vi trovate di fronte ad un capo delicato ricordate di lavarlo in acqua fredda e di centrifugarlo il meno possibile, utilizzando il programma più veloce che potete. Le lavatrici ormai hanno tutte un programma che , nella maggior parte dei casi, si chiama “rapido”, in genere dura 15/20 minuti.
In caso di macchie difficili è meglio non rischiare di rovinare il capo, in quel caso meglio affidarsi all’esperienza della lavanderia, per tutti gli altri casi, invece, impostate il programma rapido, acqua fredda e centrifuga delicatissima (il minor numero di giri che vi permette di impostare la macchina!).
Si può usare lo stesso programma anche per maglioncini in lana o comunque delicati, ricordando che la lana infeltrisce soprattutto se la centrifuga è molto forte.
Se la vostra lavatrice non vi permette di decidere la potenza della centrifuga, preferite allora l’opzione “senza centrifuga”. Terminato il lavaggio la macchina farà il risciacquo e poi lo scarico dell’acqua, a quel punto sarà compito vostro centrifugare, a mano, il capo lavato. Basterà mettersi sopra il lavandino, poggiare il capo piegato sul bordo e premere. Evitate quelle strizzature che rendono il capo un salsicciotto arrotolato, le fibre si rovinano molto con questo brutto trattamento (lo stesso vale nel caso in cui avete lavato un capo a mano, seppure questa opzione risulti davvero inutile grazie al suddetto programma rapido!)
Se è un capo leggero è conveniente appenderlo ad asciugare su di una gruccia e metterlo in un punto areato, ma meglio evitare i raggi diretti del sole; se si tratta, invece, di un capo pesante, meglio metterlo ad asciugare disteso in piano, occupando magari mezzo stendino, ma sicuramente evitando di rovinarlo.
Se il capo è stato centrifugato a mano, meglio mettere a terra una salvietta o uno straccio, sicuramente cadranno a terra le gocce d’acqua.
Ovviamente ci sono dei limiti al lavaggio casalingo, il primo che mi viene in mente è dato dalla piuma d’oca. Giacconi, giacchette e coperte in piuma o piumino d’oca. Lavarle in casa propria, ad acqua, è possibile (ammesso che il piumone ci stia nella lavatrice!!), il problema nasce dall’asciugatura. La piuma d’oca e il piumino d’oca necessitano di un’asciugatura potente e , veloce, altrimenti comincerà a puzzare e lascerà orribili aloni vicino alle cuciture. Quindi lavate il vostro capo imbottito solo se avete in casa un’asciugatrice o se avete intenzione di recarvi ad una lavanderia self-service, in questi posti, ormai presenti in quasi tutti i paesi, è possibile usare l’asciugatrice per pochissimi euro.
Un altro limite del lavaggio in casa è la stiratura. Mi spiego meglio. Ci sono capi che necessitano di una stiratura particolarmente attenta, per esempio i pantaloni da uomo, inutile lavarli in casa se poi non si è capaci di stirarli.
Giacche, cravatte, gilet, camice con cuciture particolari e voulant, e comunque tutti quei capi “difficili” da stirare, conviene affidarsi alla lavanderia.
Nel frattempo, per chi deve comprare il necessario per la stiratura, o per chi la deve cambiare, il mio consiglio è quello di non risparmiare troppo: secondo me un buon ferro da stiro deve essere a caldaia separata con carica continua, in mano deve essere robusto e non leggero, l’impugnatura deve essere in sughero per non scottare la mano e la piastra deve avere parecchi fori per l’uscita del vapore. L’asse da stiro invece, sarebbe perfetto se fosse aspirante e soffiante, ma anche solo aspirante è già un ottimo asse! Perché? Bisogna dire, per chi non lo sapesse, che il vapore distende le fibre prima che la piastra calda del ferro fissi la piega, se l’asse aspira il vapore, questo riesce a passare velocemente attraverso le fibre stirando in un sol colpo il davanti e il dietro del tessuto (per capirci, se stirate la manica della t-shirt, non è necessario stirarla anche dietro!). L’aspirazione dell’asse permette, inoltre, di riporre capi perfettamente asciutti anche se infilati nell’armadio immediatamente dopo la stiratura. Ciò significa non portare umidità in eccesso nell’armadio, umidità che non solo rende la vostra stiratura quasi inutile, ma che rovina il legno dell’armadio e che, con il tempo, lascia quel cattivo odore tipico dell’acqua stagnante. Una eccezione è rappresentata da tutti quei capi molto delicati, tipo camicette in seta , foulard… per stirarli senza rovinarli, basterà appenderli e “stirarli in verticale” facendo quanto più vapore possibile. Chiaramente non vanno messi nell’armadio subito, meglio lasciare il capo appeso per una mezz’ora. Va da se che se sapete stirare molto bene, con il ferro da stiro giusto e un asse aspirante, potete tranquillamente lavare in casa anche capi come giacche da uomo, gilet e altri capi delicati.
Come Risparmiare sul Bucato
Come si può risparmiare parlando di bucato? Ovviamente il primo consiglio è quello di non usare la lavatrice a mezzo carico con un programma che prevede il carico pieno; il modo migliore per conoscere la propria lavatrice, e farla lavorare al meglio, è leggere attentamente il libretto delle istruzioni.
Se il detersivo vi sembra troppo costoso, potete provare quello del discount, non è di marca ma è comunque valido. Ancora più economico può essere il metodo fai da te. Per avere del detersivo da bucato potete seguire una di queste due ricette
detersivo da bucato liquido sciogliere
150gr di sapone di marsiglia e 4 cucchiai di bicarbonato di sodio in 5 litri d’acqua. Lasciare raffreddare e poi travasare in un contenitore di plastica riciclato.
Detersivo da bucato in polvere
Grattugiare il sapone di marsiglia con la grattugia delle carote, per ogni panetto di sapone mischiate le scagliette con 5 cucchiai di bicarbonato di sodio.
Il detersivo liquido andrà agitato bene prima di ogni utilizzo, è molto indicato in caso di lavaggi a temperature basse.
Il detersivo in scaglie ha un potere pulente superiore, è adatto per le alte temperature, ma bisogna ricordarsi di non metterne troppo altrimenti produce troppa schiuma (il rischio è che la schiuma fuoriesca dal cassettino del detersivo finendo a terra.).
Entrambi i detersivi, vi consiglio di non metterli mai nel cassettino apposito, ma direttamente nel cestello con i capi. In realtà questo consiglio è valido anche per i detersivi acquistati al supermercato o al discount, metterli nel cestello significa evitare intasature.
Quando si fa il bucato, ci sono altri prodotti che pesano sullo scontrino della spesa: l’anticalcare, lo sbiancante e l’ammorbidente. E se vi dicessi che potete tranquillamente sostituirli con prodotti molto più economici? Ad ogni lavaggio potete mettere, nel cassettino (questa volta è proprio consigliato), nello spazio dell’ammorbidente, un bicchiere piccolo di aceto di vino bianco. Io utilizzo il vasetto di plastica della yogurt, pieno per il carico intero (nel mio caso sono 5kg di bucato), mezzo per programmi rapidi, speciali o comunque a mezzo carico. L’aceto svolgerà un’azione anticalcare sia per i capi, lasciandoli quindi morbidi e perciò sostituendosi all’ammorbidente, sia per la macchina, evitando spiacevoli inconvenienti, rotture e quindi spese di riparazione. Se state pensando che i vostri capi avranno uno sgradevole odore d’aceto, dovrete ricredervi, non sentirete l’odore d’aceto nemmeno durante la stiratura.
Se l’idea di usare l’aceto non vi piace proprio, potete sostituirlo con l’acido citrico. Si trova in farmacia e non è così pericoloso come suggerisce il nome (qualcuno potrebbe agitarsi alla parola “acido”). Mettete 40 grammi di acido citrico in un litro di acqua calda. Fate sciogliere completamente l’acido citrico. Usatene 50ml ad ogni lavaggio, versandolo direttamente nel cassetto della lavatrice nello spazio dell’ammorbidente.
Per quanto riguarda lo sbiancante potete aggiungere un bicchiere di bicarbonato di sodio e un limone tagliato a metà. Li inserite nel cestello in aggiunta al detersivo. Recentemente ho scoperto che molti acquistano i prodotti acchiappa colori, io non ho un’alternativa a questi foglietti magici, ma mi domando: siete sicuri di non essere in grado di dividere i capi in base ai colori??? Lavare una t-shirt rossa con un paio di pantaloni bianchi non è molto intelligente, potrebbe non succedere nulla, potreste anche avere un paio di pantaloni rosa (magari il marito non è poi così contento!!!); meglio spendere soldi per questo prodotto che salverà i vostri pantaloni o meglio lavarli separatamente salvando i vostri pantaloni? A voi la scelta.
Potete risparmiare denaro stendendo i capi intelligentemente. Ammucchiare i vestiti sui fili, non solo servirà a farli asciugare più lentamente, ma una volta asciutti vi servirà più tempo per stirarli. E la corrente costa cara.
Quindi stendiamo i capi in modo tale che siano ben distesi (mi riferisco per esempio alle maniche appallottolate o alle gambe dei pantaloni… ), quando saranno asciutti metteteli ordinatamente in una cesta, gettarli a mucchio è come stenderli male. Risparmiare corrente significa anche non stirare inutilmente, alcuni capi possono bypassare la stiratura, basterà stenderli bene e piegarli subito quando li ritirate asciutti. Mi riferisco , per esempio, a slip, canotte intime, calzini, collant, pigiami in pile, asciugamani, lenzuola, maglioni di lana.
Un altro modo per ridurre la stiratura è l’uso delle asciugatrici. Se l’avete in casa: usatela!! Altrimenti, se trovate una lavanderia self service conveniente, potete lavare i capi in casa vostra e poi utilizzare quelle grosse asciugatrici che si trovano proprio nelle lavanderie self service (spesso hanno una capienza di 11/18 kg). I capi ancora caldi, appena tolti dall’asciugatrice, possono essere “stirati” con le mani, ben piegati e riposti. Non tutti potranno evitare la stiratura, ma vi assicuro che potrete mettere subito nell’armadio quasi l’85% dei capi.