Aggiornato il 6 Agosto 2022 by Luisa Maggio
Il bucato è subordinato alle previsioni del tempo atmosferico, e se si asciuga in maniera naturale, oltre al lato in cui si trovano i fili per stenderlo; la biancheria deve essere lavata e pronta in anticipo e in considerazione alla scelta di esposizione in pieno sole o all’ombra: i capi bianchi come lenzuola, federe, vengono esposti in pieno sole. I capi di colore scuro, o comunque delicati e colorati vivacemente apprezzano di più l’asciugatura lenta e all’ombra per conservare maggiormente i colori e la consistenza del tessuto e sotto il forte sole possono stingere.
In inverno potete utilizzare uno stendibiancheria pieghevole da collocare nella vasca da bagno oppure, se lo spazio è poco, un modello estensibile da fissare alla parete o soffitto. L’alternativa è rappresentata dall’asciugatrice a pompa di calore o da una lavasciuga, leggendo bene le istruzioni della macchina per evitare sorprese.
Come Organizzare il Bucato
La biancheria sporca va suddivisa in base al tessuto e al colore per procedere a singoli lavaggi:
-Cotone e lino dai colori resistenti alle alte temperature (asciugamani, tovaglie, ecc.) e in genere molto sporchi, con acqua calda da 60° e più;
-Lenzuola e colorati delicati chiari, colorati delicati scuri, biancheria intima (salvaguardando gli elastici), con acqua tiepida (30 – 40°);
-Per lana, seta e sintetici, vedere i programmi specifici della lavatrice.
I bianchi in cotone vanno smacchiati (anche semplicemente stropicciando le macchie con una saponetta di Marsiglia) e lavati in acqua calda, altrimenti tenderanno ad ingrigire e diventare opachi.
La biancheria di lino va trattata alla stessa maniera, mentre quella in seta o lana va trattata in maniera più delicata, con acqua più tiepida e un programma di lavatrice che preveda una centrifuga con meno giri/min.
I bianchi non di cotone o acrilici di colore resistente possono essere lavati insieme, in acqua tiepida con un ciclo lungo ma è sempre meglio non mescolare troppo i colori altrimenti si rischia di alterarli durante il lavaggio. La biancheria rossa va lavata insieme ad altri colori molto scuri, i capi chiari insieme ad altri capi chiari o insieme ai bianchi. Se non siete sicuri della resistenza di un colore, meglio lavarlo separatamente, magari a mano.
Alcuni tipi di capi in lana, seta e acrilico, considerati molto delicati, vanno lavati a mano, per cui costituiscono un gruppo a sé stante. Allo stesso modo i capi ricamati o con pizzi e merletti.
Se si hanno pochi capi per ciascun tipo, si può comunque fare una lavatrice mista, mescolando tessuti e colori, ma in questo caso va effettuato il lavaggio seguendo le indicazioni per il capo più delicato ed usare la temperatura più bassa consigliata (generalmente 30°C). Se un capo non ha un’etichetta, meglio lavarlo con un programma più delicato che non con uno più “aggressivo”: lavandolo più delicatamente non si rischia di rovinarlo.
I capi molto piccoli, come i calzini dei bambini, o con parti che si possono staccare (ad esempio paillettes o perline) possono essere posti all’interno di federe o sacchetti di stoffa in cotone prima di essere lavati in lavatrice: così non si rischia di perderli o di sciuparli.
Come Fare il Bucato
Una volta suddiviso così il bucato, si procede a caricare la lavatrice, usando qualche piccola accortezza: vanno svuotate le tasche (soprattutto dai fazzoletti di carta e soldi!), chiuse le cerniere, i ganci, le chiusure; vanno annodati i lacci e abbottonati i bottoni. Il cestello va riempito ma senza esagerare, altrimenti l’acqua e il sapone non riusciranno a raggiungere tutte le parti della stoffa e alcune grinze risulteranno non lavate. Per essere sicure di aver caricato a dovere la macchina, riempite il cestello e poi infilate la mano: se ci riuscite agevolmente, va bene.
A questo punto chiudete il portello e scegliete il programma. Versate il detersivo negli appositi spazi e seguite attentamente le dosi consigliate dal produttore: se mettete più detersivo del necessario, quello non utilizzato finirà nello scarico costituendo uno spreco in denaro per voi, e un danno all’ambiente oltre che alla fossa biologica.
I detersivi vanno usati in maniera specifica con i dosaggi indicati nella confezione.
Non aprite lo sportello a ciclo iniziato, verificate il funzionamento del tubo di scarico e, possibilmente, controllate che la macchina abbia finito il lavaggio prima di uscire da casa.
Contro il calcare, per non inquinare l’ambiente e pulendo a fondo il cestello, è sufficiente usare, con un lavaggio a vuoto, una buona dose di aceto. Se il problema è particolarmente grave, è possibile installare un addolcitore per contrastare la durezza dell’acqua.
Per risparmiare energia elettrica usare la lavatrice con cestello pieno, senza superare i limiti di carico, anche se esistono lavatrici con programmi di risparmio di acqua e corrente.
Svuotare le tasche e chiudere gli zip, slacciare i bottoni, evitare di introdurre panni piegati o arrotolati.
I capi molto delicati si lavano racchiusi in sacchetti di tela o di federa, evitando di mescolare nello stesso carico biancheria molto grande e molto piccola.
Colli e polsini andrebbero prima insaponati per aggredire meglio le macchie impossibili.
Gli indumenti dei bambini, anziani o soggetti allergici, non vanno lavati con i normali detersivi ma con sapone di Marsiglia.
Evitare assolutamente di lavare in lavatrice indumenti con strass, paillette, applicazioni e stampe varie.
Stendete il bucato appena finito il lavaggio, perché non prenda cattivo odore, controllando di avere tolto tutto dal cestello.
Con questa organizzazione non si può che ottenere un bucato perfetto e anche se ho sacrificato una parte della domenica mattina a pianificare e organizzare il bucato, il risultato vale sicuramente la pena: minimo sforzo, ottimo risultato.