Come Stirare nel Modo Giusto

Aggiornato il 22 Gennaio 2023 by Luisa Maggio

In questa guida spieghiamo come stirare nel modo giusto.

La famosa cesta del bucato, con la biancheria già inumidita, è lì che aspetta, prima o poi dovrete decidervi.

Per iniziare, in questa guida spieghiamo come stirare con il ferro da stiro, che è lo strumento generalmente utilizzato in casa. Se si preferisce la pressa da stiro, è possibile vedere questa guida di Roberta Bianchi.

Mettetevi comodi, magari seduti su di uno sgabello ad altezza giusta.
L’asse da stiro deve essere solida, larga e non verniciata, all’altezza di chi stira.
I recenti ferri a vapore sono dotati di dispositivi di sicurezza per non provocare danni, è meglio leggere sempre le istruzioni allegate, staccando la spina ogni tanto per farlo raffreddare e per stirare i tessuti più delicati.
Osservare bene il dritto filo dell’ordito che bisogna seguire perché il tessuto non ceda.
Stirare sempre i tessuti sul rovescio per evitare il formarsi di aloni.

Piegate gli asciugamani e le lenzuola, passando il ferro in superficie: se il pezzo da stirare è molto ampio rispetto alla tavola, passiamo il ferro sulla parte più alta, da destra a sinistra e viceversa; poi, via, facciamo scivolare il tessuto oltre la tavola, dove l’appoggeremo su una o due sedie, se occorre, perché non si sporchi toccando il pavimento.
Quanto alla biancheria personale, bisogna distinguere quella di cotone o lino da quella di seta. In quest’ultimo caso, è bene stirarla prima al rovescio, appena umida, poi dal diritto. Poi, s’infila il pezzo nell’asse e si stira il resto, osservando il dritto filo e reggendo con la mano le scollature, le liste che trattengono crespe, dentro cui il ferro entrerà facilmente.
Nelle mutande, slip e boxer, si stira prima la cintura, gli orli di ogni gamba, e le guarnizioni, se vi sono, poi le altre; si piegano in due per metà, seguendo la costura, si rivolta la parte di mezzo e si ripiega ancora nell’altro senso.
La camicia da notte si stira secondo la forma.

Gli abiti vanno stirati cominciando dalle fodere, poi il colletto, la cintura, le tasche e altre guarnizioni, maniche dietro e davanti.
Le camicie vanno stirate prima dal collo, al rovescio e al diritto; seguono i polsini, le maniche e carrè (infilate la spalla sulla punta dell’asse). Proseguite stirando il dietro e i due davanti, passando entrambe le battute con bottoni e asole, (senza impigliare la punta del ferro in queste ultime), abbottonate con cura la camicia e ripassatela leggermente sul petto; per piegarla prendetela dalle spalle e stendetela con l’allacciatura rivolta verso i l tavolo, rivoltando i due lembi simmetrici rispetto al collo larghi circa cole le maniche. Fate un risvolto in fondo alla camicia e ripiegatela ancora. Concludete con un’ultima passata di ferro.
Le camicette vanno stirate come la camicie e, senza piegarle, vanno appese agli ometti.

I centrini e i pizzi si stirano a rovescio perché il disegno resti in rilievo.
I tessuti con fibre sintetiche vanno protetti interponendo un panno umido tra ferro e tessuto.

Le giacche si stirano prima dalle maniche, usando l’apposito stiramaniche, proseguendo sul dorso, mettendo tra ferro e stoffa un panno umido: seguono i due davanti e infine il collo.
Per le gonne pesanti interponete un panno umido. Le gonne pieghettate vanno stirate al rovescio dopo aver imbastito le pieghe.
Per la lana e i tessuti pesanti, stirate al diritto mettendo tra ferro e tessuto un telo bagnato e ben strizzato: non tirate troppo i maglioni per non deformarli.

I pantaloni vanno fatti combaciare con le pieghe e appoggiati sul tavolo o sull’asse con la cintura alla vostra sinistra. Interponete un panno umido e stirate prima la gamba che appoggia sul tavolo spostando l’altra verso la cintura.
Girateli e stirate allo stesso modo l’altra gamba. Infine sovrapponete bene le due gambe e stirate prima l’esterno di una gamba e poi l’esterno dell’altra, premendo bene sulle pieghe. Prima di appenderli lasciateli un po’ distesi sul tavolo o sul letto altrimenti prendono la piega della gruccia.
Se una cerniera non scorre benissimo sfregatela con una mina di matita, oppure con un po’ di cera di candela.
La seta va stirata proteggendola con un foglio di carta velina o con un telo asciutto.
Il velluto si stira dal rovescio e per risollevare il pelo ammaccato si passa la piastra del ferro a vapore sul diritto senza toccarlo. Per togliere le ammaccature o i segni di vecchie cuciture, si dispone sul velluto un panno inumidito e si accosta il ferro da stiro al rovescio del velluto senza comprimerlo: infatti, il vapore acqueo che n’esce farà rialzare, attraverso la trama, il pelo del tessuto.

Dopo la stiratura, la biancheria va distesa su una tavola o un letto, finche sia interamente asciutta e divenuta perciò più consistente. Ancora meglio, esporla al sole, se possibile.
Non riponete, quindi, la biancheria stirata finche non si è raffreddata e asciugata: disponetela negli armadi, mettetela sotto l’altra per assicurare una rotazione nell’uso, dando ai diversi capi una identica piegatura alle lenzuola, federe, tovaglie, ecc., perché faccia un bel vedere quando si aprono le ante.

Per evitare che il ferro si attacchi ai tessuti inamidati passatelo su un foglio di carta cosparso di sale fino.
Pulite la piastra del ferro passandola, quando è fredda, con un po’ di alcool o con una spugna inumidita e un pizzico di bicarbonato: staccare sempre la spina prima di operare.

Luisa Maggio

Sono una casalinga che gestisce la casa a mentre scrive articoli su vari argomenti, come la cucina, l'organizzazione della casa e i consigli per la quotidianità. Condivido le mie esperienze e le mie conoscenze con i lettori, offrendo una prospettiva unica sulla quotidianità domestica.