Aggiornato il 8 Settembre 2021 by Luisa Maggio
In questa guida spieghiamo come utilizzare il percarbonato di sodio in casa.
Chiunque faccia usualmente il bucato sa che ci sono macchie resistenti a qualsiasi detersivo e temperatura. Per questo si ricorre agli “sbiancanti” che hanno la capacità di alterare la struttura delle sostanze colorate che formano le macchie rendendole più solubili. Per decenni le casalinghe hanno usato la candeggina (ipoclorito di sodio) o il perborato in aggiunta al normale detersivo, finché non si è appurato che i composti del cloro e del boro che sono alla base di questi prodotti sono tossici sia per le persone che per la fauna delle acque in cui vanno a finire.
Ma c’è un sale capace di sostituirli senza effetti negativi: è il percarbonato di sodio. L’azione detergente e sbiancante si esplica grazie alla sua scomposizione in carbonato di sodio e ossigeno, che avviene a temperature tra i 40 e i 60 °C. L’ossigeno attivo, che si forma
per il solo effetto della temperatura e senza bisogno di altri attivatori chimici, scompone ed elimina le macchie, oltre ad avere un’azione igienizzante.
Il percarbonato si presenta in commercio come una polverina bianca e generalmente non è venduto puro, ma addizionato ad altre sostanze inerti perché è instabile e si decomporrebbe prima di essere sciolto in
acqua per l’uso. Purtroppo non è di facile reperibilità, almeno per il momento; forse lo diventerà in seguito, quando il perborato sarà messo definitivamente al bando.
Una difficoltà che si presenta al suo acquisto è dovuta al fatto che le confezioni di additivi in vendita nei supermercati quasi mai riportano esplicitamente il contenuto, ma si limitano a formule del tipo “Sbiancante a base di ossigeno”. Ma questa dicitura vale sia per il percarbonato che per il perborato e anche per l’acqua ossigenata. Per essere sicuri che si tratti di percarbonato si può comprare in internet e nei negozi biologici, oppure bisogna cercare la composizione (che ogni produttore ha l’obbligo
di indicare) sulla confezione o sul sito internet. La dicitura internazionale è Sodium Carbonate Peroxide.
Poiché in acqua calda si scompone in ossigeno e soda, è consigliabile soprattutto per il bucato resistente, i colori chiari e in dosi non eccessive. Queste ultime dipendono anche dal grado di purezza del prodotto: se il percarbonato è abbastanza puro, le dosi possono
essere minori; diversamente, si possono aumentare se è addizionato ad una quantità superiore di sostanze inerti, quindi sarebbe importante conoscerne la percentuale presente nel prodotto.
Bisognerebbe anche controllare che il detersivo di lavaggio non lo contenga già (alcune nuove formulazioni già lo prevedono), nel qual caso sarebbe superfluo, se non eccessivo.
In lavatrice
Bisogna regolare la temperatura intorno ai 50 °C (12), perché sia più efficace, e si può usare:
– da solo come prelavaggio (un cucchiaio raso da tavola di percarbonato nella vaschetta del prelavaggio e il detersivo nella vaschetta del lavaggio)
– nel lavaggio aggiungendone un cucchiaio raso da tavola al normale detersivo nella vaschetta principale. Risulta essere compatibile con altri additivi anticalcare.
Bucato a mano.
– Si può usare nell’ammollo a mano sciogliendo un cucchiaio raso da tavola in 5 litri d’acqua tiepida (massimo 40 °C) (13) e lasciandovi i capi colorati per 30-60 minuti ed i capi bianchi per 1-2 ore, procedendo quindi al lavaggio abituale con detersivo.
– Per lo sbiancamento di capi ingrigiti, si può procedere con un ammollo per tutta la notte con acqua a 30 °C alla stessa dose.
– È utile anche per pretrattare le macchie, ma solo di capi bianchi e resistenti (non i delicati come lana, seta, pelle): applicare sulle singole macchie una pastella di percarbonato diluito in acqua tiepida e lasciare agire circa 1 ora prima del lavaggio.
In lavastoviglie.
Per igienizzare le stoviglie e l’interno dell’elettrodomestico se ne può aggiungere mezzo cucchiaino al normale detersivo, diminuendo leggermente la dose di questo.