La protezione e la manutenzione regolare di un mobile devono rispettare l’aspetto naturale del legno, o al contrario conferirgli o conservare una tinta particolare.
Le cere lucidano il legno e lo proteggono. Si trovano in commercio in varie tinte e diverse forme.
La cera esiste in pasta, per rinnovare ed eseguire la manutenzione dei mobili antichi, o liquida; in questo caso, è più facile da stendere e quindi più adatta a oggetti modanati.
Oltre a queste due categorie principali, troverete anche dei prodotti specifici: le cere per stuccare, sotto forma di bastoncini, per un utilizzo particolare su una parte danneggiata (fessure o fori); le cere liquide al silicone, resistenti all’acqua, per i mobili (ma anche per i marmi e la pietra); le cere turapori, ecc. L’encausto è in realtà una cera d’api diluita con essenza di trementina. La troverete in commercio pronta all’uso, trasparente o nei colori quercia chiaro o scuro e noce, ma potrete anche prepararla da voi.
Anche se l’applicazione di una cera odi un encausto su un mobile non è operazione molto complicata, bisogna però che il legno sia preparato correttamente. Se si tratta di un mobile da restaurare, iniziate verificando gli assemblaggi (potete rinforzarli con colla o tasselli), quindi procedete ad eventuali riparazioni. È solo dopo questi interventi che potrete trattare il legno in profondità e rinnovarne le superfici.
Queste operazioni presuppongono il decapaggio dei vecchi strati di cera (con un decerante); dovrete anche stuccare i piccoli fori lasciati dai tarli nonché le scalfitture. le scheggiature o le piccole fessure, queste ultime dovute generalmente alle variazioni di temperatura che il mobile ha subito.
Decapaggio
l restauro di un mobile antico comprende le tappe obbligatorie dell’eliminazione della cera e del decapaggio delle superfici. Gli strati successivi di cera, di vernice odi tintura, e poi lo sporco e la polvere hanno infatti certamente impastato le modanature: le superfici devono essere ben pulite prima di essere incerate di nuovo.
Prodotti
Troverete in commercio dei deceranti, dei decapanti o degli schiarenti (per far scomparire le macchie d’acqua, di alcool, di caffè, ecc.). La loro applicazione vi consentirà di ripristinare la superficie originale. Dovrete inevitabilmente completare questo lavoro di decapaggio con un trattamento insetticida in profondità (mediante iniezione) e in superficie (mediante spennellatura).
Metodo
Passate il decerante con un pennello o un panno, quindi sfregate tutta la superficie con finissima lana di acciaio nel senso delle fibre del legno. Non esitate a cambiare il tampone di lana di acciaio non appena si rivela sporco. Lavorate con delicatezza per non rischiare di segnare il legno o di danneggiare dei motivi che gli strati di vecchie cere avranno fino ad allora nascosto. Ricominciate tutte le volte che lo giudichiate necessario. Per finire, lasciate che il decerante evapori e soprattutto non risciacquatelo, perché l’acqua può essere nefasta per gli assemblaggi e per il colore del legno.
Come incerare un mobile
Per conferire ai mobili incerati una patina bella e duratura, una volta che la loro superficie è stata pulita correttamente, bisogna mettere in opera determinate tecniche, é i prodotti appositi. Per incerare un mobile, dovrete utilizzare della cera in pasta (usate la cera liquida per le superfici molto lavorate, sulle quali la pasta sarebbe difficile da applicare). Troverete in commercio della cera in tinte adatte a quella del vostro mobile: quercia, noce, mogano, ciliegio, ecc. Potrete anche servirvi di un prodotto, il cosiddetto “balsamo degli antiquari”, in realtà composto da varie cere, che conferisce precisamente una patina “antica” ai mobili.
Come applicare la cera
Se procedete al rinnovo della tinta di un mobile, la cera deve essere stesa con un pennello o un tampone di lana di acciaio finissima su tutta la superficie decerata e spolverata. Fate penetrare il prodotto nel materiale procedendo lentamente e nel senso delle fibre del legno. Un secondo strato vi consentirà di ottenere un aspetto satinato. Lasciate essiccare 30 minuti circa, quindi levigate leggermente con della carta vetrata extra fine. Per levigare bene le superfici piane, la cosa migliore consiste nell’usare un blocco per levigare (o un piccolo blocco di legno) attomo al quale viene arrotolato il foglio di carta vetrata dopo aver spolverato, potete quindi applicare il secondo strato di cera. Se si rende necessario un terzo strato, bisognerà levigare ancora prima della sua applicazione. Una volta stesa la cera, la lucidatura si esegue con una spazzola morbida o con lana di acciaio finissima (il suo utilizzo consente inoltre di togliere l’eccesso di prodotto). Terminate la lucidatura con un panno che non lasci peli, di filo o di cotone. In seguito, una manutenzione regolare sarà sufficiente per conservare la patina del legno. Per preservarlo da macchie di acqua, di grasso, di alcool, di succhi di frutta, ecc (incidenti inevitabili su un tavolo), ricopritelo con l’apposito prodotto protettivo 24 ore dopo l’applicazione della cera. Questo prodotto evita anche il trasferimento di colori, per cui sarà molto utile per l’interno degli armadi e dei cassetti.
Preparazione e utilizzo dell’encausto
L’encausto e della cera d’api sciolta con essenza di trementina (a volte con dell’acqua), che forma così una pasta untuosa e nutriente per le fibre del legno, da utilizzarsi per la manutenzione dei mobili e per lucidarli. La si riserva per i mobili antichi ed anche per i parquet. L’encausto si trova in commercio (pasta o encausto liquido), ma è anche possibile prepararlo da sé abbastanza facilmente, secondo le vecchie ricette degli ebanisti. Avrete bisogno di riunire in precedenza gli ingredienti necessari. Procuratevi della cera d’api in pani e della cera di carnauba e fatene dei trucioli con una vecchia pialla o un vecchio scalpello. La cera di carnauba, più secca e meno untuosa della cera d’api, conferirà però un aspetto più lucido. Potete anche aggiungere qualche pezzo di paraffina, che consentirà di legare correttamente l’insieme dei componenti. Fate macerare questo preparato nell’essenza di trementina fino a che non si sia sciolto. Per accelerare questo processo, potrete anche farlo fondere a bagnomaria. Rimestate il miscuglio per dargli una consistenza omogenea e lavoratelo fino a quando tutti gli elementi si saranno sciolti. Continuate a rimestare fino a raffreddamento completo: otterrete così un prodotto uniforme, che dovrete conservare in un recipiente che possa essere chiuso da un coperchio. È anche possibile preparare dell’encausto senza essenza di trementina, utilizzando dell’acqua piovana o dell’acqua distillata, della cera d’api e del sapone bianco puro.
Anche in questo caso, dovrete far riscaldare il tutto rimestando. Otterrete una pasta spessa e omogenea, che dovrete continuare a lavorare durante il raffreddamento.
Questo preparato, che bisogna con servare in un recipiente ben chiuso, vi servirà anche per i mobili e i parquet.