Come Scegliere lo Scaldabagno

Aggiornato il 3 Febbraio 2022 by Luisa Maggio

Le normative italiane sull’efficienza energetica rendono obbligatorio l’utilizzo di impianti solari per produrre acqua calda e per il riscaldamento nelle nuove costruzioni e negli edifici esistenti sottoposti a ristrutturazioni rilevanti.

La legge prevede che gli impianti di produzione di energia termica debbano utilizzare energia prodotta da fonti rinnovabili nelle percentuali definite dalla normativa. Si tratta di una legge più che giustificata, visto che il riscaldamento dell’acqua sanitaria, incide notevolmente sui consumi energetici domestici. Come si sa, questa funzione si può ottenere direttamente dalla caldaia che provvede anche al riscaldamento degli ambienti, oppure con scaldabagno o boiler. In città, l’acqua calda sanitaria è ancora per la maggior parte dei casi prodotta con l’utilizzo di scaldabagni elettrici o scaldabagni a gas; ma, fortunatamente, stanno prendendo sempre più piede l’utilizzo delle caldaie a gas capaci di produrre acqua calda (come alternativa all’utilizzo dell’energia elettrica) e l’integrazione solare.

La scelta di uno scaldabagno è influenzata da diversi fattori: dipende infatti dalle risorse energetiche disponibili (metano, elettricità, gas propano in serbatoio o in bombola, soleggiamento), dalle esigenze di consumo e di sicurezza, dalla disponibilità di spesa immediata. Anche la coibentazione è molto importante: uno scaldabagno non ben isolato può disperdere ogni giorno nell’ambiente fino a 3 kWh (per un equivalente di circa 0,60 Euro) anche se non viene utilizzato. Per ridurre i costi, è importante contenere le dispersioni (isolando bene il serbatoio e regolando il termostato fra i 40 e i 60 °C), installare un timer per scaldare l’acqua solo quando serve (cioè non in continuo, ma solo in orari prestabiliti e di durata limitata) e inserire un miscelatore subito in uscita dallo scaldabagno, tarandolo già alla temperatura di utilizzo. Qualunque sia il tipo di alimentazione, occorre soprattutto determinare attentamente la dimensione dello scaldabagno sulla base delle proprie esigenze di consumo, perché la scelta di un apparecchio troppo grande causerebbe uno spreco sicuro. Per stabilire approssimativamente i propri consumi di acqua calda, bisogna tenere conto che, con l’acqua scaldata a 60 °C, ci vogliono circa 80 litri d’acqua per un bagno, 25 litri per una doccia, 13 litri al giorno per il lavandino e circa 15 litri per altri utilizzi vari, cucina esclusa. Fatta una media delle proprie esigenze e abitudini, si calcolano i consumi di una settimana e, dividendo il risultato per 7, si ottiene il consumo medio giornaliero.

Un apparecchio che scalda l’acqua per 3-4 persone in un anno consuma mediamente circa 1.000-1.300 kWh, pari a una spesa di circa 130-168 Euro. Confrontando i costi dei tipi di scaldabagno più diffusi (elettrico, a gas metano istantaneo e a gas metano ad accumulo) risulta che il meno efficiente, ma spesso il più economico al momento dell’acquisto, è quello elettrico. Quest’ultimo determina in assoluto i consumi più alti (per portare 100 litri di acqua alla temperatura di 60 °C un apparecchio elettrico richiede circa 5 kWh!), perciò andrebbe sempre sostituito con altre soluzioni (a gas o, meglio ancora, a energia solare). I boiler elettrici per il momento restano fra gli apparecchi più diffusi, ma, fortunatamente, questa tendenza si sta riducendo: mentre negli anni Settanta l’energia elettrica copriva il 49% del fabbisogno domestico (con il 28% degli impianti a gas e il restante 23% che utilizzava altre fonti), oggi è ridotta al 33%. Viceversa, anche se più costoso all’acquisto, l’apparecchio a gas comporta costi di gestione notevolmente più bassi rispetto a quello elettrico. Aumenta perciò il ricorso agli apparecchi a gas (scaldabagni istantanei e caldaie murali), e finalmente cominciano ad avere un certo incremento i sistemi a energia solare, in assoluto i più convenienti.

Dopo avere presentato un confronto tra i vari tipi di scaldabagno, vediamo le principali tipologie di apparecchi in rapporto alle caratteristiche di efficienza e di comfort.

Scaldabagno Elettrico

Generalmente la scelta cade sul boiler elettrico se manca l’impianto a gas, perciò viene utilizzato soprattutto nelle località non servite dalla rete del gas, nelle case di vacanza e nelle zone dove anche d’inverno la temperatura è mite, dove sarebbe invece più opportuno optare per un impianto solare.

L’apparecchio è formato da una resistenza elettrica che riscalda l’acqua, un serbatoio isolato per contenere l’acqua calda, un termostato e un dispositivo di sicurezza contro i surriscaldamenti.

Vantaggi
– Temperatura e flusso d’acqua sono costanti.
– I prezzi di acquisto sono modesti e l’installazione è semplice.
Svantaggi
– Incide in modo veramente notevole sulla bolletta elettrica, a meno che non si scelga un modello a basso consumo.
– L’acqua calda disponibile è limitata, terminata la scorta sono necessarie diverse ore prima che ne sia disponibile di nuova.
– L’apparecchio è ingombrante.
– Data la potenza della maggior parte dei contatori domestici (3 kW), durante il funzionamento del boiler può saltare la corrente, se contemporaneamente si utilizzano altri elettrodomestici.

Scaldabagno a Pompa di Calore

La pompa di calore per l’acqua calda sanitaria estrae il calore presente nell’aria e lo veicola nell’acqua con lo scopo di scaldarla. Per farlo sfrutta i principi fisici e di termodinamica che consentono di trasferire il calore da sorgenti diverse, attraverso un fluido contenuto in un circuito chiuso. Si presenta come un normale scaldabagno e può essere installato alla parete o appoggiato sul pavimento, a seconda del volume di acqua che contiene. Rispetto allo scaldacqua elettrico a resistenza, consente di risparmiare fino al 75% sui consumi di energia. Questo sistema può inoltre essere integrato con altre fonti di energia rinnovabili, in particolare pannelli solari termici e fotovoltaico, al punto da azzerare i costi di funzionamento e diventare sostenibile al 100%. In più, questi apparecchi possono essere usati anche per rinfrescare la casa: d’estate basta canalizzare l’aria fredda in uscita (quella appunto privata del calore usato per scaldare l’acqua) all’interno delle stanze. Perché il risparmio sia significativo, qualsiasi pompa di calore deve essere regolata in base alle proprie esigenze (per la temperatura e gli orari di funzionamento). Pretendete questa personalizzazione dall’installatore e affiancatelo nell’impostazione dei vari passaggi, sarete così autonomi per modificarli in futuro.

Vantaggi
– Efficiente dal punto di vista energetico.
– Rinnovabile dal punto di vista delle risorse (la componente rinnovabile è data dalla parte di energia acquisita dall’aria esterna).
– Conveniente dal punto di vista economico.
Svantaggi
I prezzi cambiano notevolmente nella catena di fornitura (composta dal produttore, dai vari distributori e dagli installatori) e può esserci una grande variabilità tra il prezzo massimo (quello di listino, quasi mai applicato) e quello minimo. In ogni caso, questi apparecchi godono degli incentivi sul risparmio energetico.

Scaldabagno a Gas

Come è noto, il gas (metano e propano) costa meno dell’energia elettrica, il che rende gli scaldabagni a gas più convenienti rispetto ai boiler elettrici. Va detto, però, che sono più convenienti solo se alimentati a metano; se viene usato il gpl, la situazione cambia radicalmente. Gli scaldabagni a gas possono essere con serbatoio ad accumulo oppure di tipo istantaneo, cioè con un dispositivo che scalda l’acqua istantaneamente al momento della richiesta. Questi ultimi (che sono anche i più diffusi) si dividono in
-apparecchi a potenza fissa, in cui la temperatura dell’acqua si abbassa all’aumento del flusso e viceversa (perciò se, mentre una persona fa la doccia, un’altra apre un rubinetto, l’acqua in uscita dalla doccia risulterà più fredda
-apparecchi a potenza variabile, che, in genere, non presentano questo problema, perché il flusso di gas e acqua sono rapportati tra loro in modo da mantenere la temperatura il più costante possibile

Nonostante il loro acquisto sia più dispendioso, sono sempre preferibili i tipi a camera stagna, non solo perché sono più efficienti, ma anche perché quelli a camera aperta devono obbligatoriamente essere collegati a una canna fumaria oppure vanno collocati all’esterno.
Vantaggi
-Fornisce acqua calda in modo continuo e praticamente illimitato.
-I modelli a camera stagna presentano perdite di calore dell’acqua praticamente nulle.
-In genere utilizza gas metano, cioè energia efficiente e a buon mercato.
Svantaggi
-Nei modelli più diffusi il flusso di acqua è limitato.
-Se viene utilizzato da due persone contemporaneamente, la temperatura dell’acqua può variare (il che è un problema durante la doccia; per mantenerla costante può essere utile un miscelatore termostatico).
-I modelli a camera aperta devono essere collegati per forza a una canna fumaria o stare in esterno.
-I costi di consumo lievitano considerevolmente se, invece di metano, è necessario utilizzare gas gpl.

Seguendo queste indicazioni è possibile scegliere lo scaldabagno.

Luisa Maggio

Sono una casalinga che gestisce la casa a mentre scrive articoli su vari argomenti, come la cucina, l'organizzazione della casa e i consigli per la quotidianità. Condivido le mie esperienze e le mie conoscenze con i lettori, offrendo una prospettiva unica sulla quotidianità domestica.